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L’Agcom ha comunicato il blocco di 65 DNS e 8 indirizzi IP, che durante la 23esima giornata di Serie A trasmettevano in modo illegale le partite del massimo campionato italiano. Grazie alla piattaforma Piracy Shield le segnalazioni sono state seguite dal blocco quasi immediato, nell’arco di 30 minuti. La normativa consente ai detentori dei diritti di accedere direttamente alla piattaforma e segnalare così i servizi da bloccare. Il blocco avviene poi tramite gli internet service provider. A questo punto l’utente che stava usufruendo del sito pirata viene indirizzato verso una pagina predisposta da Agcom nella quale si chiarisce che ‘L’accesso al presente sito, che diffondeva illecitamente contenuti protetti dal diritto d’autore, è stato disabilitato in esecuzione di un provvedimento dell’Autorità ’.
“I requisiti tecnici e operativi di Piracy Shield – si legge nella nota Agcom – sono stati definiti nel tavolo tecnico convocato dall’Autorità , in collaborazione con l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) e ai cui lavori hanno preso, tra gli altri, le principali associazioni che riuniscono gli ISP, oltre a numerosissimi operatori non associati. Secondo la roadmap indicata dall’Autorità con la delibera n. 321/23/CONS del 5 dicembre 2023, ad oggi il numero degli Isp accreditati alla piattaforma rappresenta oltre l’80% del mercato in termini di utenza. Le attività sono state avviate in stretta collaborazione con il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza. Si ricorda, inoltre, che la legge 93 del 2023 ha modificato la legge sul diritto d’autore (art. 174-ter) prevedendo l’irrogazione di sanzioni anche in capo a chi effettua il download o altrimenti utilizza abusivamente online file o contenuti protetti ad uso esclusivamente personale. Per ogni eventuale informazione o chiarimento, è possibile scrivere all’indirizzo di posta elettronica tavoloantipirateria@agcom.it”.
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