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Prendete la Serie A 1954-55 e quella 2017-18 e confrontate le capoliste dopo dieci giornate: Milan a 28 punti e Napoli a 28 punti. Dominanti in avvio di campionato e stagioni ben indirizzate ma appunto separate. Nella Serie A 2021/2022, Milan e Napoli sono in testa insieme a quella quota di punteggio, proprio come fecero Bela Guttmann e Sarri. Stavolta il merito è di Stefano Pioli e Luciano Spalletti, che si regalano una partenza show in coabitazione che mette un trattino rosso sul 19 dicembre quando le due prime della classe si incontreranno a San Siro per un confronto che si preannuncia di fuoco. Ora per continuare la marcia ci sono Roma (che fermò proprio il Milan di Bela Guttmann nel 1954) e Salernitana per un derby campano.
La formazione giallorossa dopo dieci giornate è la prima della classe per un’altra classifica, quella dei tiri verso la porta: 163, più di Inter (155), Napoli (151), Milan (145), Atalanta (142). Un dato che però non riflette i gol segnati con i giallorossi sotto Inter, Milan, Hellas Verona, Napoli, Lazio e Atalanta. Nessuno crea più gioco dell’Inter che è prima per assist (19, con Barella già a quota cinque) ed è l’unica squadra in Serie A con più cross riusciti che sbagliati e non è un caso infatti che i nerazzurri siano anche i più letali di testa con otto gol in stacco aereo. Tra i calciatori, chi ha le statistiche più incredibili è Insigne che oltre a dominare la classifica col suo Napoli, domina anche le graduatorie di conclusioni (35, più degli azzurri Pellegrini e Immobile) e dei passaggi chiave (9), più del solito Barella. Per la prima volta invece Brozovic cede lo scettro di calciatore con più km percorsi in campo: il croato è secondo dietro Barak, che si conferma tuttocampista di un Verona persino più concreto in zona gol di quello di Juric. Merito di Tudor, pronto al ritorno da ex contro una Juventus che segna poco (14) e calcia poco (134, due in più dell’Empoli).
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