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L’ex tecnico Arrigo Sacchi, su La Gazzetta dello Sport, ha dato i voti alle squadre che occupano le posizioni più alte della Serie A. Ecco le pagelle, partendo dall’8 per il Napoli: “I risultati negativi nelle ultime amichevoli devono preoccupare. Sono segnali da non trascurare: i giocatori di Spalletti non hanno esperienza della vittoria, non vorrei che dopo una straordinaria prima parte di torneo si fossero rilassati e si sentissero già al traguardo. Il campionato si era fermato proprio nel bel mezzo del momento magico del Napoli che aveva fatto cose davvero stupende e, soprattutto, aveva incantato per il gioco collettivo. Spalletti ha esperienza e capacità per governare la situazione, ma c’è subito un test molto impegnativo: a San Siro contro l’Inter. Si capirà subito se queste sconfitte in amichevole sono state episodiche o se, invece, c’è qualche problema. L’Inter giocherà in casa, è più esperta, ha bisogno di vincere. Guai se il Napoli affronterà con superficialità questa sfida”.
Queste invece sulla Roma, con voto 6-: “Fare calcio a Roma, e alla Roma in particolare, è una delle cose più difficili che ci siano. Sia per un giocatore, sia per un allenatore. La città ti fagocita, ti coinvolge e ti travolge. Mourinho è un tecnico intelligente, molto esperto, che ha l’appoggio della società e anche questo è un aspetto da non trascurare. La squadra non sempre gioca un calcio bello, può sicuramente crescere sia a livello di risultati sia a livello di qualità mostrata sul campo. Ci sono ottimi elementi che, però, devono diventare un corpo unico, devono ancora «fare squadra» per superare gli ostacoli. Roma è una città che distrae e per Mourinho l’impresa diventa ancora più complicata. A penalizzare la Roma è soprattutto l’aspetto ambientale: la passione, spesso, è esagerata e ciò risulta penalizzante”.
Solo 6 per l’Inter: “I nerazzurri, finora, sono stati molto altalenanti, sia in campionato sia in Champions. Troppi alti e bassi hanno condizionato il percorso. Però quella di Inzaghi è una grande rosa: esperta, fisicamente forte, ottima tecnicamente. Fatica essere sempre al top ed è su questo aspetto che si deve lavorare. A volte è mancato il gioco, a volte la partecipazione collettiva. Va sempre ricordato che per raggiungere il massimo si devono possedere le seguenti qualità: grandi motivazioni, spirito di squadra e organizzazione di gioco. Se mancano questi elementi, puoi avere anche i migliori fuoriclasse del pianeta ma non andrai lontano. Il ritorno di Lukaku è fondamentale: è un ottimo centravanti, anche se ultimamente sbagliato qualche goal di troppo, e può aiutare tutta la squadra crescere”.
6,5 invece per la Juventus: “Al Mondiale gli juventini hanno dimostrato di essere giocatori forti, e penso soprattutto a Rabiot che ha fatto benissimo e, per certi versi, è stato una sorpresa. I ragazzi di Allegri hanno esperienza e notevole forza fisica, qualità che risulterà fondamentale in questa seconda parte di stagione. E poi la Juventus è l’unico club italiano che sta lavorando sui giovani, e questi giovani stanno dimostrando di avere entusiasmo, buona qualità e tanta generosità. La Juventus, a pensarci bene, potrebbe essere la grande sorpresa della ripartenza del campionato e potrebbe anche lottare per le primissime posizioni. Recupera giocatori importanti come Chiesa, avrà un Di Maria galvanizzato dal Mondiale e magari ritroverà pure Pogba. Allegri dovrà dimostrarsi abile nel fare il gruppo e nell’isolare la squadra dei problemi extracalcistici”.
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