Serie A

Serie A, 21a giornata: Milan-Napoli 1-2, le pagelle

Maurizio Sarri - Napoli

Sabato sera all’insegna dello spettacolo a San Siro, dove Milan e Napoli danno vita ad una grande sfida per la zona Cahmpions. Inizio super degli azzurri, che dopo nove minuti si trovano già sul 2-0. Al 5’ Mertens se ne va sulla destra e cambia gioco verso l’accorrente Insigne, che entra in area e con il sinistro incrociato trafigge Donnarumma. Passano tre minuti e arriva il bis: ancora il belga trova l’imbucata per Callejon, che da posizione molto defilata trafigge Donnarumma, non impeccabile in uscita. Mertens si divora anche il gol del 3-0, ciccando un pallone tutto solo davanti al portiere rossonero. Per il Milan un paio di occasioni potenziali ma soprattutto il colpo di testa di Gomez, che sfiora il palo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Ma la crescita dei rossoneri si concretizza al minuto 37: Jorginho perde un pallone sanguinoso in concorso di colpa con Tonelli, Kucka si invola e con un preciso tocco supera Reina, in uscita. Il gol del 2-1 anima anche San Siro e la sfida si accende anche sul profilo agonistico. Nel recupero Suso non riesce a sfruttare al meglio una ghiotta punizione dal limite e si va così al riposo con il Napoli avanti per 2-1. La ripresa si riapre con un Milan arrembante, che nei primissimi minuti trova prima la traversa con Pasalic e poi una grande chisura di Albiol, che impedisce a Bacca di presentarsi solo davanti a Reina. Le emozioni si susseguono una dopo l’altra, e il Napoli risponde con Insigne che sfiora l’incrocio dei pali su punizione. Il Milan spinge e di conseguenza presta il fianco ai contropiedi del Napoli, che però non riesce a concretizzare il colpo del ko. La partita rimane aperta fino all’ultimo secondo, anche se la spinta del Milan si affievolisce nel finale.

MILAN

Donnarumma 6
Per una volta anche lui non è esente da colpe. Sul primo gol va in tuffo con entrambe le mani ma riesce soltanto a sfiorare il bel tiro di Insigne; non brillantissimo in uscita su Callejon, che gli fa passare beffardamente il pallone tra le gambe. Manca anche di precisione nell’utilizzo dei piedi. Si riscatta nella ripresa tenendo a galla il Milan con due grandi interventi, entrambi su Mertens. Nel finale si traveste anche da attaccante, ma il suo colpo di testa è centrale.

Abate 5.5
Sembra partire forte con una bella discesa sulla fascia, ma dopo soli cinque minuti si fa trovare completamente fuori posizione sull’inserimento di Insigne, che va a siglare il vantaggio ospite. Ritarda colpevolmente un cross verso Bacca che si era liberato in area. Tanta corsa e generosità sono inutili senza lucidità.

Paletta 6.5
Commette fallo da rigore nei primissimi minuti su Mertens, ma per sua fortuna Rocchi non è dello stesso avviso. Nel complesso è comunque quello che sfigura di meno nel primo tempo sontuoso del Napoli. Nella ripresa sbaglia poco o niente. Garanzia

Gustavo Gomez 5.5
Conferma le indecisioni di prestazioni precedenti, perdendosi completamente Callejon in occasione del 2-0. Costantemente in difficoltà, meglio nella ripresa, quando riesce anche a compiere alcuni buoni interventi.

Calabria 6
Male in avvio, come d’altronde gran parte dei suoi compagni. Piano piano prende le misure a Callejon e riesce a cavarsela. Una partita di questo livello non può che aiutarlo a crescere.

Kucka 6.5
Nella prima mezz’ora lo slovacco si vede pochissimo, surclassato dalla mediana avversaria. Sale però di colpi e nel finale di primo tempo trova anche il gol del 2-1, che lo rianima ulteriormente.

Sosa 6
Montella di fatto vorrebbe affidargli le chiavi del centrocampo, ma anche lui soccombe di fronte al ritmo indiavolato e al palleggio del Napoli. Decisamente meglio a partire dal finale del primo tempo. Si fa notare per alcune pregevoli aperture sulla fascia. (dal 74’ Bertolacci s.v)

Pasalic 6
Anche lui soffre i ritmi alti del primo tempo, per poi riprendersi con il passare dei minuti. Sfortunato in avvio di ripresa, quando centra la traversa con un colpo di testa. Nella ripresa fa vedere buone cose. (dal 85’ Niang s.v. )

Suso 6.5
E’ di fatto l’unico, insieme a Bonaventura, che riesce a costantemente a creare apprensione alla difesa del Napoli. Ottimo nella gestione della palla, non riesce però a farsi vedere in fase di conclusione.

Bacca 5.5
L’attaccante colombiano non riesce mai a concludere pericolosamente verso Reina, a volte per bravura dei difensori che lo chiudono, altre per l’imprecisione dei compagni. Si conferma poco brillante nel giocare la palla all’interno della manovra. (dal 74’ Lapadula 5.5 Pochi minuti a disposizione, ma lui non gli sfrutta di certo al meglio, faticando ad entrare in partita)

Bonaventura 7.5
Insieme a Suso è la costante fonte di gioco del Milan. Dribbla, varia il fronte offensivo e gestisce quasi sempre al meglio i palloni. Giocatore imprescindibile per Montella.

All. Vincenzo Montella 6
Le scelte di formazione non convincono: mettere in campo contro il Napoli due centrocampisti poco dinamici come Sosa e Pasalic non sembra rivelarsi una scelta felicissima, soprattutto con i ritmi indiavolati tenuti dagli uomini di Sarri, specie nei primi 20-30 minuti. Con il passare dei minuti comunque il suo Milan se la gioca alla pari con il Napoli, e per questo i meriti del tecnico rossonero non mancano. Resta il rammarico per un approccio che ha di fatto compromesso l’esito del match.

NAPOLI

Reina 6
Non viene chiamato molto in causa ed è incolpevole sul gol di Kucka. Dà sicurezza con un paio di buone uscite.

Hysaj 5
Soffre inevitabilmente la vivacità di Bonaventura e non riesce mai a dare supporto alla manovra.

Albiol 6.5
Dopo un primo tempo tutto sommato condotto senza particolari patemi, strappa applausi con un anticipo splendido su Bacca.

Tonelli 5.5
Non si presenta al top della condizione fisica, ma compie un anticipo da applausi in scivolata su Bacca nelle primissime fasi del match. Anche lui ha colpe sullo sciagurato retropassaggio di Jorginho, che di fatto manda in porta Kucka. Perde un altro pallone in avvio di ripresa, su cui Albiol riesce a mettere una pezza. Perde sensibilmente sicurezza con il passare dei minuti.

Strinic 5.5
Suso lo mette decisamente in difficoltà, e lui cerca di arrangiarsi con le buone, ma soprattutto con le cattive. Non a caso viene ammonito alla terza entrata fuori tempo.

Allan 6
Si rende protagonista di un primo tempo di alto livello, per poi calare alla distanza. Anche lui perde un pallone pericolosissimo in avvio di ripresa. (dal 85’ Rog s.v.)

Jorginho 5
Macchia l’ennesima buona prestazione con l’errore superficiale con cui rimette in partita il Milan. (dal 61’ Diawara 6 Svolge correttamente la funzione di “specchio” davanti alla difesa)

Hamsik 5
Il capitano partenopeo lascia il proscenio ad altri compagni, stasera più protagonisti di lui. Cerca di non far mancare il proprio contributo alla manovra, specie nella prima parte del primo tempo, ma cala vistosamente alla distanza. (dal 74’ Zielinski s.v.)

Callejon 6.5
Grande prova anche dello spagnolo, che sulla destra fa quello che vuole, trovando anche la gioia personale con il gol del 2-0. Scompare un po’ nel corso del secondo tempo.

Mertens 6.5
Si conferma in un grande momento: gioca quasi come un regista offensivo e firma due splendidi assist nell’arco di tre minuti. Unica nota stonata è il gol del possibile 3-0 che si divora a metà primo tempo. Manca il colpo del ko anche nella ripresa, quando Donnarumma riesce a chiuderlo. Anche con l’arrivo di Pavoletti e l’imminente rientro di Milik, risulta comunque difficile immaginare l’attacco del Napoli senza il belga.

Insigne 7
Alla prima occasione incrocia splendidamente sul secondo palo con un bel sinistro. I suoi movimenti a memoria mettono in seria difficoltà la difesa avversaria. Sfiora il gol dell’anno con un pallonetto da centrocampo che esce di un soffio. Riesce anche a dare una mano in ripiegamento.

All. Maurizio Sarri 6.5
I primi minuti del suo Napoli sono semplicemente spettacolari: è per distacco la squadra più divertente da ammirare in serie A. La partita mette però in mostra anche tutti i motivi per cui agli azzurri manca quel quid, per competere con la Juventus. Tante difficoltà nella gestione della partita, che poteva essere chiusa ben prima del ’90.

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