“Abbiamo preso quella che secondo noi era la decisione più equa, nel rispetto delle squadre genovesi che hanno vissuto la tragedia da vicino, ma anche dei tantissimi tifosi che si erano già mossi acquistando biglietti, affrontando trasferte, oltre che degli sponsor e delle tv“: il presidente della Lega Serie A Gaetano Miccichè commenta così la decisione di far disputare regolarmente otto delle dieci partite della prima giornata del massimo campionato italiano a seguito della tragedia di Ponte Morandi a Genova (due nel giorno del lutto nazionale), rinviando soltanto i due match con le squadre genovesi impegnate, Milan-Genoa e Sampdoria-Fiorentina.
“E poi c’è il problema di un calendario intasato. Basti pensare che Milan-Genoa si giocherà due mesi e mezzo dopo l’inizio del campionato”, spiega Miccichè, che aggiunge: “Il calendario dei recuperi sarebbe stato ancora più sfalsato se fosse stata rinviata l’intera giornata, visti gli impegni nelle coppe europee”. Quindi una chiosa: “Siamo stati i primi a mostrare cordoglio rinviando le partite delle genovesi e decidendo di apporre il lutto al braccio”.