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“Il pubblico ci manca. Si avverte l’assenza del suo calore e della spinta ai giocatori durante le partite. Ma ci manca anche a livello economico. I ricavi da botteghino sono una componente importante dei nostri bilanci. I mille spettatori non rappresentano una voce significativa per gli incassi di una società di calcio. Questa prolungata rinuncia agli introiti da biglietti e abbonamenti crea notevoli problemi ai club italiani”. Lo ha dichiarato l’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta nel corso di un’intervista a La Stampa. L’apertura parziale degli stadi fino a 1.000 spettatori è per Marotta “un buon inizio”. “Capiamo la prudenza del governo di fronte all’emergenza della pandemia. Ma è comprensibile che le società di calcio spingano per arrivare a una capienza più elevata. Nello studio della Lega Serie A, preparato nei mesi scorsi, si parla di un riempimento pari al 40% del totale degli stadi italiani“, ha spiegato prima di concludere: “Non so se si potrà arrivare in breve tempo a quel livello, ma noi speriamo di poter andare oltre mille già nel corso dei prossimi mesi. Ci auguriamo di migliorare presto. Ma, ripeto, comprendiamo perfettamente la severità del governo su questo tema”.
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