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Dalle pagine de “La Stampa”, il candidato alla presidenza Aic Marco Tardelli dice la sua sull’incertezza del futuro del campionato di Serie A. “Non c’è una bussola e non c’è nessuno che sappia leggere la direzione da prendere – afferma il campione del mondo 1982 – Ci sono delle date ma anche delle lamentele che sono pertinenti, soprattutto da parte dei medici dei club di Serie A. Non possiamo dargli torto, vogliono garanzie sulle responsabilità civili e penali.”
Tardelli sottolinea anche come il modello tedesco non sia applicabile in Italia: “In Bundesliga i giocatori non sono dipendenti del club, quindi cade la responsabilità dei medici e delle società . Ritiro prolungato? Mi sembra un’idea difficile da cavalcare.” Tanti dubbi anche sul tanto agognato protocollo sanitario: “Il ministro Spadafora ha detto che sono state apportare le modifiche necessarie come richiesto dal Cts, ma ci sono tanti medici che non condividono parte del protocollo stesso. Difficile capire quale sia la strada giusta.”
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