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“In Germania hanno sistemato tutte le cose, hanno fatto l’accordo con i broadcaster, hanno fatto l’accordo con i calciatori, addirittura hanno coinvolto la loro Serie B e la loro Lega Pro, mentre da noi ci sono ancora molti punti interrogativi e una situazione non chiara, per dire poco, con la categoria dei calciatori“. Lo ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò in collegamento con la trasmissione “Che tempo che fa” su Rai 2. “Il ministro Spadafora ha parlato della volontà, del desiderio di trasmettere, come sta succedendo in Germania, una diretta gol delle partite in chiaro per consentire agli italiani di avere meno rischi di assembramenti – ha aggiunto Malagò – La mia opinione è che è in realtà il ministro ha detto questo in modo chirurgico, perché si parla tanto del modello tedesco, della Bundesliga che ha ricominciato ed è giusto prendere come riferimento, ma non puoi prendere solo un pezzetto, va preso per intero. A fatica la barca del calcio italiano sta partendo, dobbiamo essere consci della complessità della situazione“.
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“Dico una cosa una volta per tutte: la Figc ha mandato il protocollo per le competizioni con 24 ore di anticipo, ora sta assolutamente rispondendo alle esigenze. Io sto tutta la vita dalla parte del calcio giocato, ma dico solo che non deve essere un assioma se altri aspetti non vengono sistemati” ha continuato Giovanni Malagò. “Si partirà il 13 o il 20 giugno se la curva epidemiologica lo consentirà, ma non è scontato che poi tutto vada bene. C’è già stato anche un provvedimento che parla di play-off e play-out: la partita è aperta“, ha aggiunto Malagò facendo poi i complimenti alla Lega Nazionale Dilettanti: “Loro hanno già preso una decisione. Ho sentito anche molte critiche, polemiche, ma sono stati bravi – ha osservato il presidente del Coni – Hanno avuto coraggio, ora si sa esattamente quello che succede, invece per gli altri è un problema“.
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