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“Questo è un tema di grandissima attualità nel mondo del calcio, sia di altissimo livello che di leghe inferiori. C’è una crisi finanziaria che travolge e attanaglia i bilanci di tutte o quasi le società di Serie A”. E’ la considerazione di Giovanni Malagò, presidente del Coni, in un videomessaggio inviato ai relatori dell’evento “Se non ora quando?”, il seminario sull’azionariato popolare nel calcio promosso da Interspac. “La pandemia è quell’aspetto congiunturale che ha fatto scendere i ricavi in modo preoccupante – ha aggiunto Malagò – ma non mi sembra ci sia stata altrettanta volontà di abbassare i costi, tenendo presente che si sarebbe incassato meno. Credo che le persone e le istituzioni del mondo del calcio abbiano molto presente il problema. Non si può pensare di accumulare debito e credere che altri soggetti rilevino delle posizioni. Poi si rischia di rimanere col cerino acceso. Una delle risposte è l’azionariato popolare”. Il numero uno dello sport italiano ha parlato poi di modelli da seguire: “La Spagna, ma anche la Germania hanno delle best practice da copiare. Forse questo strumento può aiutare a risolvere i problemi di carattere finanziario. E’ una spinta coraggiosa che non mi sento di escludere”.
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