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“Il calcio non può avere canali privilegiati rispetto ad altri sport. Mi ero permesso di dire che sarebbe servito un ‘piano B’ per la ripartenza e mi sembra che siano stati messi sul tavolo un ‘piano B’ e un ‘piano C’. Lo avevo detto non per invadere il campo ma in quanto quel piano alternativo andava immaginato anche conoscendo la complessità di interlocuzione del mondo del calcio, le sue conflittualità, le peculiarità dei suoi rappresentanti. Di tutto questo nessuno può e deve stupirsi“. Queste sono le parole d’esordio di Giovanni Malagò, incipit di una lunga intervista rilasciata al Mattino.
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Il presidente del Coni ha successivamente proposto dei giudizi personali sulla situazione del calcio italiano, citando peraltro Gennaro Ivan Gattuso, attuale tecnico del Napoli: “Non è il momento di litigare. Però a torto o a ragione, ancora una volta non entro nel merito. È un’isola particolare, quella del calcio. Durante il lockdown ho visto e rivisto le partite del Mondiale del 2006 e quasi ci siamo dimenticati quale contributo abbia dato Gattuso per vincere la Coppa. Prima andavo volentieri allo stadio. Adesso non dico che non andrò, però non la sento come un’assoluta priorità. Non ho deciso“.
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