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“Non sono d’accordo con la chiusura anticipata dei campionati, non si possono cancellare sei-sette mesi di risultati. I campionati devono finire, i verdetti devono arrivare sul campo. L’unica cosa importante è ripartire in sicurezza“. A dichiararlo è l’ex ct dell’Italia Marcello Lippi. Il calcio italiano si appresta (forse) a ripartire. La data indicativa è quella del 4 maggio, non appena scadrà il nuovo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte nella giornata di ieri. Poi dopo la ripresa degli allenamenti la Serie A potrà iniziare a programmare tutti i match da recuperare nella speranza di chiudere entro tempi ritenuti accettabili. “Se si finisce a ottobre? Quindici giorni di vacanza e si torna in campo – spiega Lippi in un’intervista a Libero -. Altrimenti saremo sommersi di ricorsi al Tar che bloccheranno anche la prossima stagione“.
Poi c’è spazio per gli elogi al ct Mancini: “Mi piace la filosofia di gioco del ct, intraprendente. La squadra deve fare quello per cui si allena in settimana, non quello che le consente l’avversario. Mi piacciono i giocatori che chiama. Zaniolo, Tonali, Castrovilli, Barella interpretano il calcio che amo: aggressivo, in accelerazione, con palla e senza palla, con le punte che attaccano gli spazi“. E anche per i complimenti all’Atalanta: “La squadra di Gasperini è la fidanzata, o l’amante, degli italiani. Ha fatto innamorare tutti, chi la ammira è entusiasta nel vederla giocare“.
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