Quattro giornate, trentanove partite (Sampdoria-Roma si recupererà a fine 2017) ed un primo verdetto: le grandi contro le piccole vincono sempre. Per grandi sono intese le cinque squadre che, a meno di clamorose sorprese, si giocheranno i primi quattro posti della Serie A. Juventus, Napoli, Inter, Milan e Roma hanno sempre vinto – almeno per il momento – contro le squadre che si giocheranno la salvezza e che faranno un campionato tranquillo.
GLI SCONTRI DIRETTI – Dunque, oltre a Sampdoria-Roma rinviata per pioggia, la classifica in questo momento è dettata dalle due partite importanti che si sono sin qui disputati: Roma-Inter e Lazio-Milan. Il resto sono solo vittorie, gol fatti e quasi passeggiate di salute. La Juventus ha si recuperato due gol di svantaggio a Genova contro il Genoa, ma ne ha fatti quattro, poi tre al Cagliari e altrettanti a Chievo e Sassuolo. Meglio ancora ha fatto il Napoli che non ha avuto problemi a battere Verona (1-3), Bologna (0-3) e Benevento (6-0) senza dimenticare la partita vinta in rimonta contro l’Atalanta (3-1). L’Inter di Luciano Spalletti dopo la vittoria iniziale contro la Fiorentina ha superato sia la Spal che il Crotone, entrambe per 2-0. Infine il Milan ha sconfitto in casa Cagliari e Udinese e vinto agevolmente a Crotone. Neanche un pareggio, neanche un mezzo risultato a sorpresa: il tutto fa pensare che saranno davvero gli scontri diretti a decidere il campionato e che ogni minimo passo falso con le altre squadre può risultare fatale.
LE ALTRE – La Lazio ha invece perso due punti con la Spal: sulla griglia di partenza la squadra di Inzaghi non è attrezzata per lottare alla lunga per un posto in Champions League. Ma ha battuto il Milan nello scontro diretto annullando, di fatto, i due punti persi contro la squadra di Semplici. La Fiorentina invece è partita con l’handicap perdendo le prime due partite e il Torino ha già collezionato due pareggi contro Sampdoria e Bologna.
QUOTA CHAMPIONS – L’anno scorso la Roma ha conquistato 87 punti chiudendo al secondo posto e il Napoli terzo a quota 86. Prima dell’inizio del campionato e della stagione opinione comune era che la quota scudetto e la quota Champions si potessero rispettivamente abbassare, ma l’inizio di questo campionato ha smentito categoricamente tutto ciò. Era dal 1960 che dopo quattro giornate tre squadre non fossero a punteggio pieno. E mercoledì c’è Lazio-Napoli: un’altra partita decisiva. Perchè in questo campionato chi sbaglia è perduto.