LAZIO (3-4-2-1)
Strakosha 6
Sale in cattedra per rispondere coi pugni a Suso, poi a deviare in angolo una punizione dello spagnolo. Sul gol viene colto di sorpresa ma non ha colpe.
Wallace 6
La gara del brasiliano dura dieci minuti, poi sente tirare il polpaccio, prova a stringere i denti ma non ce la fa. (Dal 16′ Bastos 6.5: Entra a freddo ma si scalda presto, sempre attento a bravo nelle chiusure, non si fa intimidire da Borini).
De Vrij 6.5
Il faro della retroguardia, con l’olandese non si corrono pericoli. Fa partire l’azione dalla retroguardia, non sbaglia un anticipo, riesce a neutralizzare il tocco magico di Cutrone.
Radu 6.5
Non si fa ingannare da un paio di sovrapposizioni di Calabria, argina senza troppo affanno Suso sulla sua corsia. (Dal 80′ Luiz Felipe s.v.).
Basta 6
Non ha grossi patemi sulla corsia destra, anzi ha spesso l’occasione di farsi vedere in avanti, qualche volta quasi da attaccante aggiunto.
Parolo 6
Una magia, quel pallone servito a Immobile in mezzo per il terzo gol della Lazio. Non fa mancare mai l’apporto in fase di interdizione e pure nelle azioni offensive. Macchia una bella prestazione, con un’espulsione inutile nel finale.
Leiva 6.5
Capisce sempre quando è il momento di sacrificarsi, e allora si piazza a far da diga davanti la difesa con ottime doti di interdizioni. Ma ha anche il merito di dare il via alla manovra biancoceleste, con verticalizzazioni semplici ma efficaci.
Lulic 7
Potrà sbagliare mille passaggi o appoggi, ma risulta sempre decisivo. Del bosniaco l’assist per il secondo gol di Immobile, uno show sulla fascia mancina a propiziare pure l’azione del tris laziale. (Dal 65′ Lukaku 6: rileva uno stanco Lulic, al solito tanta corsa e prepotenza ogni volta che arriva sul fondo).
Milinkovic-Savic 6
Da quando ha la consapevolezza di essere forte, forse vuole un pochino strafare. Pressing, inserimenti, carattere non mancano mai ma non risulta decisivo sulla partita.
Luis Alberto 7
Da trequartista è un nuovo giocatore, prediligendo il gioco tra le linee e gli inserimenti. Conquista il fallo che regala alla Lazio il calcio di rigore e sugella un’altra bella prestazione con il gol del poker.
Immobile 8
Vince da solo contro il Milan. Gelido da calcio di rigore a sbloccare il risultato, perfetto in mezza rovesciata a fare il bis, impeccabile a beffare Donnarumma per la tripletta. Non contento, l’attaccante regala anche l’assist a Luis Alberto.
All. Inzaghi 7
Un altro capolavoro del tecnico biancoceleste che è riuscito a imbrigliare pure il Milan. Gli uomini e il modulo sono ormai collaudati, i meccanismi ben oliati: Immobile non lo delude, Luis Alberto lo ringrazia per la cura rigenerante, i veterani sono sempre al suo fianco.
MILAN (4-3-3)
Donnarumma 5
Non para il rigore di Immobile per pochissimo, poco può sugli altri gol. Gli attaccanti laziali arrivano da ogni posizione, anche per il futuro portiere della Nazionale diventa difficile.
Calabria 5
Un paio di sovrapposizioni per il laterale, troppo poco per strappare la sufficienza. Dalla quella parteagisce Lulic, i due assist confezionati dal bosniaco la dicono lunga sulla prestazione del difensore rossonero.
Musacchio 5
Immobile lo fa impazzire, il difensore rossonero non riesce mai a prenderlo. Una prestazione non certo all’altezza della sua fama, anche se sfigura leggermente meno dei compagni di reparto.
Bonucci 5
Le azioni rossonere partono sempre dai suoi piedi, ma la difesa scricchiola nonostante un salvataggio sulla linea di porta. Immobile, che gli sfila dietro in occasione del raddoppio, mette in mostra le lacune di un reparto di cui non è ancora leader.
Rodriguez 5
Prova a farsi vedere in avanti con un paio di conclusioni verso la porta di Strakosha, ma non gli riesce granché bene. E’ in difesa che mostra qualche lacuna di troppo.
Kessie 4.5
E’ lui a dare il là alla goleada laziale, stendendo Luis Alberto in area e propiziando il rigore di Immobile. Prova a rimediare facendosi vedere in avanti, ma senza successo e tanti errori anche in fase di interdizione.
Biglia 4.5
Torna all’Olimpico da avversario, tra assordanti fischi ad ogni tocco, in un pomeriggio da dimenticare. Mai in partita, troppo falloso, non gli riesce praticamente nulla. Sarà la pressione.
Montolivo 5.5
Ha il grande merito di mettere a segno almeno il gol della bandiera, in una partita in cui non si salva nessuno. Uno degli ultimi a mollare.
Suso 5.5
Non una gran partita per lo spagnolo, molto limitato dalla retroguardia biancoceleste. Meglio nella ripresa, quando mette in mezzo un paio di palloni interessanti. Insufficiente, però, nel complesso. (Dal 73′ Bonaventura 5.5: prova a suonare la carica, ma ormai è tardi per riprendere in mano la partita).
Cutrone 5
Il re Mida stavolta ha perso il tocco magico. Pochi i palloni giocabili per il giovane attaccante, ancor meno quelli ricevuti fronte alla porta. (Dal 56′ Kalinic 5.5: fa il suo ingresso a partita praticamente conclusa. Un paio di conclusioni e nulla più).
Borini 5
Tanta corsa ma pochissimo arrosto. L’esterno rossonero mette in apprensione la difesa laziale nei primi dieci minuti, poi si eclissa. (Dal 56′ Calhanoglu 6: accende la luce, dalla sua punizione arriva il gol milanista. E se fosse entrato prima?).
All. Montella 5
Cade nella trappola di Inzaghi, che ingabbia Kessié e Biglia, dunque il gioco rossonero. Sbaglia anche alcune scelte, come quella di lasciare in panchina Calhanoglu.