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Una stecca, l’altra inciampa, quella che, sulla carta, aveva l’impegno più difficile vola. Questo il quadro di un sabato in formato antipasto in vista del derby di Milano in programma domenica alle 20:45, a questo punto sempre più chiave per quanto riguarda gli equilibri dei piani alti. La Roma ripiomba nell’incubo crisi del post Bologna subendo una sconfitta per 2-0 contro la Spal, la Juventus con la testa a Manchester rimedia un solo punto contro il Genoa mentre il Napoli di Ancelotti stravince coi cambi per 3-0 contro l’Udinese alla Dacia Arena. La nona giornata di Serie A è già entrata nel vivo.
Roma, che disastro – Le quattro vittorie consecutive avevano illuso il pubblico giallorosso di aver risolto quei problemi evidenziati nel corso delle partite contro Atalanta, Milan, Chievo e Bologna. La partenza è incoraggiante e Dzeko ed El Shaarawy falliscono facili palle gol. Gol sbagliato, gol subito: e la dura legge del calcio riemerge sulla pelle del giovanissimo Luca Pellegrini che per ingenuità stende in area Lazzari. Petagna dagli undici metri non sbaglia e il gol apre il sipario alla migliore prestazione dell’ex Atalanta degli ultimi anni. Ma è una Roma che non sa reagire alle difficoltà, incapace di rimontare e i primi (meritati) fischi al 45′ la stordiscono. Il raddoppio di Bonifazi su calcio d’angolo è un sarcastico crollo dell’ultima certezza rimasta: i calci piazzati. I problemi sono evidenti: Manolas è l’unico difensore centrale di livello e in sua assenza l’intero reparto fatica, Cristante deve ancora entrare nei meccanismi più avanzati. L’unica nota positiva è Lorenzo Pellegrini, ancora una volta il migliore in campo.
CR7 non basta contro Bessa – “Un pareggio che può farci bene, ora torniamo coi piedi per terra”. Massimiliano Allegri vede il bicchiere mezzo pieno al termine di Juventus-Genoa 1-1. All’Allianz Stadium la Juventus trova il vantaggio con Cristiano Ronaldo bravo a sfruttare un pasticcio difensivo tra Radu e Piatek. Ma la Juve si ferma e la testa sembra già proiettata ad Old Trafford. Eppure Allegri aveva segnalato il pericolo alla vigilia di questa sfida. E se un match così si può sbloccare con un episodio, è con un rimbalzo ambiguo che Kouame recupera un pallone destinato sul fondo per poi indirizzarlo verso la testa di Bessa, lasciato colpevolmente solo in area di rigore. Fa bene Allegri a vedere il bicchiere mezzo pieno? Non resta che aspettare i prossimi impegni.
Ancelotti, il turn over è da applausi – Minuto 2′ di Udinese-Napoli: Verdi esce, entra Fabian Ruiz. Al 14′ Fabian Ruiz ruba palla e segna con un tiro da incorniciare da fuori area. E’ il preludio a quanto accadrà all’81’ con il neo entrato Rog che sigla il 3-0 al primo tocco in campo. Nel mezzo il sigillo di Dries Mertens su calcio di rigore conquistato da Callejon. La dimostrazione di quanto il turn over di Carlo Ancelotti sia studiato ai minimi dettagli e di quanto la fiducia in ogni elemento della rosa ripaghi nei momenti di impegni ravvicinati. Aldilà di qualche incertezza nel primo tempo (Albiol da rivedere), il Napoli c’è.