Pranzo ligure indigesto per la Juventus, che a Marassi trova la prima sconfitta in campionato per mano di un Genoa tutto cuore e sacrificio. La peggior prestazione in campionato della squadra di Allegri arriva subito dopo la migliore in assoluto dell’anno, quella contro l’Atletico Madrid: era prevedibile ci fossero alcune scorie e tossine non ancora smaltite, anche se sei su undici sono diversi da quelli che hanno giocato nella magica notte di Champions.
JUVENTUS DA INCUBO – L’ex Sturaro (complice un errore di un fino ad allora superlativo Perin, altro ex del match) e un gran gol di Pandev condannano i bianconeri al ko nel lunch match che fa sfumare l’obbiettivo di chiudere da imbattuti questa stagione. Dybala abulico, nonostante avesse trovato il gol del possibile vantaggio poi annullato dal Var, Mandzukic apparso stanco e in generale un modulo 3-5-2 che ha schiacciato le linee della squadra e ha favorito la profondità del Grifone annullando la pericolosità offensiva degli ospiti: questi i problemi della Vecchia Signora apparsa molto svogliata e con la testa sospesa tra il passato (vedi rimonta con l’Atletico) e l’Ajax di aprile.
GENOA DA SOGNO – Poi c’è anche un’ottima performance del Genoa, che gioca una partita di rispetto ma anche di convinzione dei propri mezzi e che con Kouame dimostra di poter sopperire alla partenza di Piatek. I due gol, però, arrivano dalla panchina: il primo lo firma il grande ex Sturaro, quasi cento partite con i bianconeri, il secondo un Pandev che quando affronta la Juventus trova spesso feeling col gol (arriva oggi a quota sei). Sono i tre punti della salvezza ormai conquistata, un pomeriggio da ricordare per i tifosi rossoblu che fin qui sono gli unici a poter vantare gli scontri diretti a favore con la capolista in questo campionato.