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Diciannovesima giornata di Serie A che fa da spartiacque tra girone d’andata e di ritorno, tra 2018 e 2019, ma con una costante, quella della Juventus che vince ancora una volta, anche se a fatica, e chiude da imbattuta con 17 vittorie e 2 pareggi. Riescono a tenere il passo, in qualche modo, Napoli e Inter, che dopo l’incrocio ravvicinato di Santo Stefano tra mille polemiche, si regalano una giornata non meno tranquilla visto le vittorie risicate e sofferte, ma che tengono ancora aperto il campionato.
JUVE: VAR E CR7 – I bianconeri hanno la meglio di un’ottima Sampdoria grazie al solito Cristiano Ronaldo, adesso capocannoniere in solitaria con la sua doppietta, e all’occhio attentissimo di un napoletano, Fabio Maresca, che rimedia – o prova a farlo – agli errori del direttore di gara Paolo Valeri. Un rigore dubbio assegnato ai padroni di casa, con tentativo del Var di far tornare – inutilmente – il collega sui propri passi, poi il gol dell’incredibile 2-2 doriano in pieno recupero che viene annullato a causa di un fuorigioco cervellotico ma probabilmente corretto. Una vittoria importante ma che può far scattare qualche campanello d’allarme: troppo campo concesso ai blucerchiati nella ripresa, poca incisività in attacco. Una squadra sembrata forse stanca al rush finale di questo 2018 per larghi tratti strepitoso, e che adesso si gode le meritate vacanze.
NAPOLI A FATICA – Se la Juventus ha dovuto faticare per avere la meglio della squadra di Giampaolo, ancor più complicata e sotto le righe la prestazione del Napoli in casa contro un Bologna in zona retrocessione. Due volte in vantaggio i ragazzi di Ancelotti, due volte ripresi dalla fisicità sulle palle inattive dei felsinei di un Inzaghi che nonostante la sconfitta può salvare la panchina e sfruttare il mercato faraonico promesso dal club per ripartire bene dopo la sosta. Il ko per gli emiliani arriva nel finale, merito di Mertens e di un non impeccabile Skorupski. La vittoria degli azzurri tiene aperto il campionato, almeno sulla carta, ma anche in questo caso le troppe difficoltà incontrate dai partenopei devono far riflettere: era il caso di operare così tanti stravolgimenti rispetto all’undici tipo (ammesso che ne esista uno in questa fase) considerano le assenze forzate di Koulibaly e Insigne?
INTER DI MISURA – L’Inter continua a vincere per 1-0, terzo risultato analogo nelle ultime quattro partite, e resta a cinque punti dai partenopei. Decisivo un ritrovato Keita in quel di Empoli contro i toscani rocciosi e sempre in partita. La girata del senegalese regala a Spalletti altri tre punti importantissimi, con la nota lieta del rientro in campo di un Nainggolan da recuperare prima di tutto dal punto di vista psicologico dopo le numerosissime polemiche. Dal 2019 i nerazzurri si aspettano maggior continuità , sempre meno blackout e un Perisic, oggi costretto al forfait per un problema nel riscaldamento, che torni finalmente ai livelli ai quali aveva abituato tutti fino a pochi mesi fa: per il momento il 2018 regala un terzo posto meritato in vista dei match casalinghi a porte chiuse che saranno un ostacolo in più a gennaio.
IL PROPRIO DOVERE – L’uomo più atteso torna a fare ciò che tutti, lui compreso, attendevano da un pezzo. Gonzalo Higuain segna a regala al Milan i tre punti contro la Spal che mancavano da quasi un mese. La rete al Pipita, invece, ormai da oltre 600 minuti. Una vittoria che salva la panchina di Gattuso, nonostante le tante difficoltà palesate oggi, nervosismo compreso (vedi Suso). Non un Milan entusiasmante, ma quantomeno vincente, anche grazie alla super parata di Donnarumma nel recupero. Ora, chiusa la parentesi negativa in campionato, è tempo di pensare alla Supercoppa Italiana contro la Juventus a gennaio, una partita che forse può indirizzare la stagione in un modo o nell’altro.