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Claudio Fenucci, amministratore delegato del Bologna, ha rilasciato un’intervista a Radio Rai: “Pianificare in questo clima di totale incertezza non è semplice, anche perché la totale attenzione ora va riposta sulla questione sanitaria. In Lega discutiamo giornalmente su vari scenari analizzando i profili di rischio economico sia in caso di sospensione temporanea sia in caso di chiusura totale: oggi continuare a parlare di campionati e format non è consono, è troppo presto“.
“Inutile fare polemiche inutili. In un contesto come questo Lega e Figc devono riunirsi con tutti gli stakeholder del sistema calcio, c’è il dovere di dialogare con tutti” spiega Fenucci, “i calciatori si renderanno conto delle implicazioni economiche causate dalla sospensione o dal fermo definitivo: dovremo parlare con loro, con i broadcaster che sono i nostri principali clienti e con le istituzioni sportive. Ci sono ripercussioni possibili sulla prossima stagione e dobbiamo essere attenti a tenere conto di tutte le parti in causa“.
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L’AD rossoblù, nel corso dell’intervista rilasciata sul Corriere di Bologna, si sofferma anche sull’aspetto economico dello stop forzato del campionato: “Non chiederemo provvedimenti di natura economica ma regolamentare. Servirà il supporto governativo, perché il calcio rappresenta con il suo indotto un 1% del Pil e potrà essere un veicolo forte per la ripresa dell’economia a livello locale e nazionale: sul tema stadi servono investimenti infrastrutturali e una legislazione più semplice, oppure incentivi come in altri Paesi europei“.
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