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Le grandi corrono, le possibili outsider pure ma non troppo, quelle che deludono ormai da anni continuano a farlo inesorabilmente. Dopo dodici giornate, un turno infrasettimanale e due pause nazionali, la Serie A si riscopre segmentata in tre tronconi. Non come l’anno scorso quando tra quarta classificata e settima c’erano gli stessi punti di distacco che oggi dividono la nona dalla decima. Una frattura netta che vede una Lazio a caccia della reazione al decimo posto a quattro lunghezze in più dalla decima (Udinese). Di sorprese non ce ne sono. O meglio, le sorprese sembrano essere le stesse degli scorsi anni: il Sassuolo (che però continua a frenare) e l’Hellas Verona (che ha già frenato, pesante il ko casalingo contro la Sampdoria). E in piena lotta salvezza ecco il Genoa, il Torino e la Fiorentina. Le recenti prestazioni lasciano ben sperare in casa rossoblù e il pareggio contro il Milan è un punto d’oro contro un’avversaria che sembra inarrestabile. Ora c’è la prova della continuità. Quella della Juventus che cerca i tre punti in casa del Parma di Liverani. La Juventus non può più rimandare e soprattutto non può più perdere punti per strada. E al Tardini cerca anche un salto di qualità in difesa. La Juventus infatti subisce gol in trasferta in campionato da undici partite consecutive. Un clean sheet esterno manca da giugno contro il Bologna. E di fronte ci sarà uno che alla Juventus segna spesso e volentieri: Gervinho, autore di tre gol in tre partite giocate contro i bianconeri con la maglia del Parma.
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Una vittoria permetterebbe agli uomini di Pirlo di agganciare seppur momentaneamente l’Inter, di scena a San Siro contro lo Spezia di Nzola (sei gol su otto tiri nello specchio). Antonio Conte si affida a Romelu Lukaku, pronto a scendere in campo per la 300esima volta nei cinque principali campionati europei. Dal suo esordio, Lukaku ha segnato a 42 squadre diverse e cerca la 43esima vittima. Meglio di lui solo Edin Dzeko che si prepara a trascinare la Roma sul campo dell’Atalanta in un big match che può cambiare il volto dei piani alti della classifica. L’Atalanta ha vinto solo due delle cinque gare casalinghe di questo campionato. Di fronte una Roma che sogna una vittoria che può proiettare gli uomini di Fonseca in posizioni di classifica difficilmente immaginabili ad inizio stagione. Alle 20:45 spazio a Lazio-Napoli. Tante le assenze per i partenopei: fuori Mertens (infortunato), Osimhen (infortunato) e Insigne (squalificato). Spazio a Petagna che ai biancocelesti ha segnato quattro volte in sette partite. Non male. Il Napoli proverà a sfruttare le incertezze difensive della Lazio che solo due volte nella storia ha subito più di 12 gol all’Olimpico nei primi sette appuntamenti in campionato. Tutte inseguono il Milan, ancora costretto a rinunciare a Ibrahimovic e con un primato che si è incrinato dopo gli ultimi due pareggi consecutivi. La squadra di Pioli sfiderà il Sassuolo affidandosi alla linea verde. D’altronde il Milan è la squadra che conta più marcatori nati dal 1999 in poi in questo campionato, come riportano gli insights pubblicati dalla Lega Serie A: Kalulu, Hauge, Díaz, Leão e Saelemaekers. La gioventù è il vero vice Ibra.
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