“Bisogna capire che noi siamo felici di utilizzare la Var ma non possiamo andare per ogni situazione dubbia a guardare il monitor, perché comunque, nell’ottica del legislatore, è più importante garantire la fluidità del gioco piuttosto che inserire mille interruzioni per cose che non sono chiare ed evidenti”. Ecco le parole dell’arbitro Daniele Doveri dopo aver ricevuto il Premio Maestrelli a Montecatini Terme. Il fischietto si è poi rivolti ai tifosi ed appassionati di calcio: “Il messaggio più chiaro che posso mandare è che tutti e 51 gli arbitri di serie A sono felicissimi di avere un supporto tecnologico come quello della Var perché una volta che l’errore è stato fatto, meglio correggerlo subito piuttosto che non poterlo correggere. Da parte nostra non c’è ostracismo ma l’utilizzo che è vincolato ad un protocollo che non si applica in Italia in un modo e da altre parti in un altro ma è un protocollo internazionale che limita gli interventi agli errori chiari ed evidenti. Uso Var da riformare? Dipende da quello che vogliamo, nel senso che se pensiamo ad un calcio con mille interruzioni, con un arbitro che deve andare a vedere se un calcio d’angolo è giusto o se un fallo laterale ci sia o non ci sia, o se la punizione dal limite da cui è nato il gol va verificata, pensiamo ad uno sport che forse è diverso da quello a cui siamo abituati”.
Serie A, Doveri: “Siamo felici del Var, ma non possiamo andare sempre al monitor”
Arbitro Daniele Doveri di Roma 1 - Foto Antonio Fraioli