L’ex calciatore ha poi parlato della raccolta fondi a favore della Croce Rossa nata dalla chat con gli altri campioni del Mondiale di calcio 2006: “Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato attivamente a questa campagna che ci ha permesso di raccogliere fondi sufficienti per comprare subito 4 ambulanze dotate di tutte le apparecchiature necessarie per questo momento storico, quindi per il biocontenimento, ambulanze che rimarranno ovviamente sul territorio nazionale“. “Speriamo che cambino presto destinazione e che si trovi una soluzione a questo virus. Averlo fatto in maniera così veloce è la cosa che ci soddisfa più di tutto, la cosa fondamentale in queste cose è essere attivi e siamo contenti di quello che siamo riusciti a fare in poco più di un mese e che le ambulanze siano già operative nelle zone che la Croce Rossa deciderà più utili per loro” ha spiegato Del Piero. “Ringrazio chi ha fatto parte di questa grande squadra che ci ha permesso di donare queste 4 ambulanze, un po’ come i 4 mondiali vinti dall’Italia. Una chiusura con un po’ di sorriso e con un po’ di speranza che, insieme al lavoro di tutti quanti, della Protezione Civile, dei volontari e degli ospedali, possa aiutare a risolvere questa situazione incredibile che stiamo vivendo” ha aggiunto l’ex bianconero.
“La nostra chat nasce nel 2006 quando tutti quanti volevamo rimanere uniti sotto il segno della vittoria del Mondiale e che va avanti da quel tempo. Ovviamente in questa chat ci sono spesso e volentieri cose divertenti e sfottò tra di noi ma, in alcune situazioni, anche cose più importanti” spiega Del Piero raccontando com’è nata questa iniziativa, “Quando è successa questa pandemia c’era la possibilità di fare qualcosa e da un messaggio è partito tutto, anche se eravamo attivi già tutti noi con iniziative personali, locali o a livello non mediaticamente esposto, perché poi uno fa beneficenza nel modo in cui più uno si sente a suo agio“. “Abbiamo deciso allora di fare un progetto su scala nazionale e la Croce Rossa è stata la destinazione perché lavora su territorio nazionale, come noi nel 2006 abbiamo rappresentato tutta l’Italia” ha proseguito l’ex nazionale, “Tutta l’organizzazione è passata dalla chat e la risposta dei ragazzi è stata eccezionale, dalle donazioni alla parte promozionale stimolando i propri contatti personali, soprattutto a carattere mondiale visto che molti vivono in Italia, ma altri, come me e Cannavaro, all’estero“. Infine, Del Piero ha parlato del suo futuro, magari da dirigente: “Sì che ci ho pensato, ma ho altre situazioni che mi piace seguire, ma il calcio è la mia passione ed è quello in cui mi sento più a mio agio. Tutto ciò che riguarda il calcio per me è di primaria importanza, indubbiamente sì, ci ho pensato“.