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“E’ troppo facile parlare del calendario congestionato, ma la riduzione dei club a 18 sarebbe un terremoto”. Lo ha dichiarato l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, intervenuto a “La politica nel pallone” su Rai Gr Parlamento. “La posizione formale della Lega viene presentata dal presidente Casini nel consiglio federale con i consiglieri Marotta e Lotito – ha proseguito – Io dico solo che le riforme si fanno insieme. Noi non siamo contrari, lo stiamo dimostrando con i fatti, ma la scelta di passare da 20 squadre a 18 sarebbe sanguinosa. Non è un tabù, ne stiamo parlando comunque, ma bisogna essere attenti perché significherebbe avere 76 partite in meno, oltre il 20% del prodotto e oggi non siamo in grado di ridurre i nostri ricavi perché la struttura dei costi delle società è rigida. È un processo che può essere affrontato ma tutti devono fare la propria parte, a partire dai calciatori che da lavoratori privilegiati si sono comportati male in questi anni. I giocatori fanno parte del sistema, siedono in Consiglio federale e devono fare la propria parte, mentre in questi anni gli imprenditori hanno perso molto e loro nulla. Questo non è giusto”.
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