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“Abbiamo dovuto lavorare in un contesto praticamente senza competizione, perché i soggetti interessati avevano ambizioni molto diverse. Siamo stati vicini ad assegnare una partita in chiaro e dobbiamo ringraziare Mediaset per aver creduto nel progetto. Ma non c’erano le condizioni perché il soggetto forte, Dazn, imprescindibile in tutte le configurazioni di mercato, non ha mai realmente valutato alcuna alternativa al modello attuale”. Lo ha detto l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, in un’intervista al Sole 24 Ore sui diritti tv: “Lavorando di fino siamo riusciti a configurare una serie di pick, partite, migliori per Sky consentendole di alzare la propria offerta come ha fatto. Quanto a Dazn, per la prima volta nella storia della Serie A, per promuovere l’inizio della stagione e incentivare i nuovi abbonati avrà la possibilità di trasmettere, free-to-air e sempre sul proprio sito o app, un massimo di 5 gare a stagione”.
Su Dazn andrà anche il canale della Radio Tv della Serie A: “Siamo a tutti gli effetti editori. Il canale lo facciamo, ma ce lo pagano altri. Il canale Radio Tv della Lega con Rds diventerà centrale nell’offerta Dazn sul proprio portale. Per noi questo è molto importante, ossia che il progetto della trasformazione della Serie A in una vera media company prosegua. Manterremo la trasmissione del canale radio su Dab, ma hanno voluto comprare l’esclusiva video per avere il nostro canale sulla loro piattaforma. Perché, già dopo tre mesi, è diventato un punto di riferimento, di fatto garantendo agli appassionati un prodotto live per 17 ore al giorno in cui la Serie A si racconta direttamente, senza filtri. Tutto ciò risponde all’esigenza di attenzione sempre crescente sui contenuti. Quello che posso dire è che abbiamo ottenuto un risultato che ritengo eccellente. Siamo riusciti da un lato a garantire un floor rilevante pari a 900 milioni annui rispetto agli attuali 927. Ma soprattutto abbiamo raggiunto quello che cercavamo di ottenere con il canale tematico: la possibilità di guadagnare dei soldi ulteriori ma senza rischi per la Serie A. Non siamo soci di Dazn ma superata la soglia di 750 milioni da parte della piattaforma otterremo il 50% delle gross revenues, non del margine, che sconta sempre la variabile dei costi”.
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