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Il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, al termine dell’assemblea svoltasi oggi all’Hotel Hilton di Milano, ha parlato dell’attuale situazione relativa ai tamponi effettuati sui calciatori: “Oggi i nostri calciatori fanno un tampone ogni 4 giorni ed e’ una misura che andava bene per il finale dello scorso campionato, quando si giocavano due partite la settimana. Con una gara ogni 7 giorni cambia lo scenario. Abbiamo chiesto che sia obbligatorio un esame ogni 7 giorni anziche’ 4, anche perche’ il costo e’ elevato e il controllo che mettiamo in piedi e’ di alto livello”.
Il numero uno della Lega, poi, si è soffermato anche sul tema dei tifosi negli stadi, che non potranno essere presenti almeno fino ai primi di ottobre: “Il sistema senza tifosi rischia di collassare, togliere la possibilita’ di avere fatturato dalla biglietteria per le nostre squadre e’ un elemento dirompente. Dobbiamo essere prudenti ma, facendo le cose giuste, non si puo’ dire che pubblico sia zero. In amichevole possono entrare mille persone, in campionato nessuno. Rischio default per club? E’ situazione difficile, ma e’ pieno di presidenti con grinta e passione che investono”.
“Domani c’e’ un passaggio fondamentale per il nostro futuro, ovverosia l’approvazione della legge sugli stadi alla Camera. E’ un passaggio decisivo di cui si parla da molti anni e che non e’ piu’ rimandabile per rilanciare il nostro calcio. Dobbiamo avviare in fretta i processi di ammodernamento degli attuali impianti e della costruzione dei nuovi stadi. Questo provvedimento in corso di approvazione serve a snellire le procedure burocratiche che hanno reso impossibile mantenere i nostri impianti al passo del resto d’Europa. E’ fondamentale anche dal punto di vista della media company: se fai un prodotto con stadi non adeguati, e’ difficile competere”, ha concluso Dal Pino.
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