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“Quella di ieri è stata una boccata d’ossigeno per il calcio perché ora c’è una data. Ma a parte questo non ho visto particolari novità “. Professor Enrico Castellacci, presidente dei medici di calcio italiani, innalza ancora diversi dubbi circa la linea da seguire in vista della ripresa del campionato italiano. “Ci sono tanti punti interrogativi, in primis quello della quarantena – ha spiegato Castellacci ai microfoni di Radio Kiss Kiss -. Se il Bologna avesse avuto il positivo sarebbe dovuto andare in ritiro blindato. E se, con le norme attuali, dovesse spuntare il primo positivo dal 20 giugno in avanti, finirebbe la Serie A“. “Il presidente Gravina ha già detto di avere piani alternativi come playoff e playout – ha aggiunto Castellacci -. Il timore è legittimo a meno che non si riducano i 14 giorni di quarantena“. E infine sulla Coppa Italia al via il 13 giugno Castellacci chiosa: “Un azzardo“.
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