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“Proponiamo il green pass per gli agonisti”. Così il medico storico della Nazionale Italiana e attuale presidente della Libera Associazione Medici Italiani del Calcio (LAMICA), il professor Enrico Castellacci, ha affrontato l’argomento vaccini in Serie A. “Non so se sia una decisione che si può prendere a livello federale o più alto, ma questo permetterebbe di circoscrivere ciò che ora sta succedendo in cluster come Spezia ed Empoli”, ha continuato in una intervista con sport-lab.it.
“Ci vuole certamente una presa di posizione forte, anche difficile – ha ammesso Castellacci – ; capisco che culturalmente e socialmente può essere contraddetta, ma è chiaro che nel mondo degli agonisti se si ha il green pass ci sono maggiori garanzie. Io spero che la federazione possa accettare un’idea di questo genere perchè l’importante è non mettere a rischio la salute dei calciatori e il campionato”.
Riguardo al ruolo dei medici sociali: “Il discorso è politico e culturale. E’ politico perchè l’obbligatorietà del vaccino è una presa di posizione esclusivamente politica e riguarda tutta la società. E’ culturale perchè ciò che possono fare i medici sociali e’ far capire ai calciatori quanto sia importante vaccinarsi, sia per loro che per gli altri”.
Sulla riapertura degli stadi: “Dovrebbe essere abbastanza graduale. La situazione non è così seria a livello di ricoveri, ma proprio perchè ci sono i vaccinati; chi non si vaccina è tranquillo perchè tanto ci sono i vaccinati… è una forma un po’ egoistica e paradossale”.
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