“Al calcio italiano servono delle azioni coordinate in tre ambiti: infrastrutture, con stadi, centri sportivi e impianti pubblici, risorse, riducendo i costi, anche per i procuratori e aumentando gli introiti e, infine, cultura, su giovani e scuole, per recuperare un collegamento che sembra essersi spezzato. Sono tutte proposte dettagliate nel documento di indirizzo che abbiamo presentato nel dicembre 2022 e aggiornato lo scorso febbraio”. Queste le parole del presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini, in un’intervista al Corriere della Sera. “L’ultimo Europeo è stato un disastro, che purtroppo parte da lontano. L’Italia manca dalla fase finale dei Mondiali dal 2014 e dai Giochi olimpici dal 2008. La vittoria di Euro2020 ha illuso molti, purtroppo. Si è allentato troppo il legame tra settore giovanile, dilettantismo e professionismo, perché molti talenti si perdono o abbandonano o non arrivano in Serie A. L’anno scorso abbiamo riformato il campionato Primavera, per esempio, con risultati positivi, e il numero delle seconde squadre di A è passato da uno a tre in due anni. La scelta di Spalletti è di esclusiva competenza federale e non mi intrometto. Ricordo solo che quando fu scelto il consenso è stato unanime. La Lega aspira solo a essere più forte e rappresentativa, anche per i benefici che garantisce a tutto il sistema”, ha concluso Casini parlando della Nazionale.