“Lunedì scade il termine per impugnare il regolamento elettorale approvato in Consiglio il 15 luglio e l’assemblea ha deciso di impugnarlo. Ma non è un atto ostile, piuttosto di difesa tecnica“. Lo ha dichiarato il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, commentando la scelta dell’assemblea di impugnare, dopo una votazione all’unanimità durante la riunione a Milano, la delibera con cui il Consiglio Figc ha confermato lunedì i pesi elettorali. I toni, comunque, sono distesi, con le parti che sembrano aperte al dialogo: “La Federazione ha dato ampia disponibilità verso un riequilibrio, in questi anni le risposte all’istanza della Serie A di avere maggiore riconoscimento sono state positive. Ora siamo arrivati a poterlo fare, vedremo se quei sì erano sinceri”, ha infatti spiegato Casini. Per quanto riguarda le richieste, il presidente della Lega parla di un “pacchetto in cui questo riequilibrio presuppone un aumento del peso del settore professionistico che auspichiamo sia del 50%, con un peso preponderante riconosciuto alla Serie A in virtù del contributo che fornisce a tutto il settore. Poi ci sono anche le istanze sulla maggiore autonomia relativa all’organizzazione sia del campionato che della Lega e sul parere vincolante relativo alle delibere che riguardano la Serie A”.
“L’auspicio è che si risolva tutto, il tempo c’è per avere pesi più equilibrati e più equi”, ha proseguito Casini in riferimento al termine ultimo per approvare l’eventuale nuovo regolamento, fissato al 4 settembre. Intanto, lunedì presso la sede della Federcalcio si terrà la riunione delle componenti convocata dal presidente della Figc Gabriele Gravina per discutere dell’emendamento Mulè e delle conseguenze in vista dell’assemblea elettiva del 4 novembre, alla presenza anche del Ministro dello Sport Andrea Abodi, una presenza che “non può che essere rassicurante della serietà delle interlocuzioni”, ha concluso Casini.