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“Vorrei evidenziare tre cose: i protocolli devono essere rivisti; la Lega è stata lasciata sola; e occorre un monitoraggio h24 di gestione delle situazioni all’interno dei club a livello settimanale”. Sono queste le dichiarazioni all’Adnkronos di Maurizio Casasco, presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana e presidente dell’Executive Board della Federazione europea di medicina dello sport, in riferimento ai fatti occorsi ieri sera tra Juventus e Napoli.
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Casasco ha in seguito sviscerato ogni singolo punto sopracitato: “Punto primo, i protocolli devono essere rivisti. Lo abbiamo dichiarato 10 giorni fa, anche perché quella che è stata la variante estiva, aveva una curva di crescita inferiore, mentre oggi è evidente che dobbiamo prevedere una prospettiva che ipotizzi anche un aumento. La Federazione medico sportiva sono 10 giorni che lo sta dichiarando. Punto secondo, la Lega calcio è stata lasciata sola in questo momento, soprattutto dai ministeri competenti. Da venerdì si conoscevano le problematica legate alla partita Juventus-Napoli in programma a Torino domenica sera, e credo che da questa discussione nazionale italiana tra Stato-Regioni e adesso Stato-Regioni e Asl, dopo aver sottoscritto dei protocolli, il Governo, attraverso i Ministeri competenti, aveva il dovere di intervenire subito e non dopo, e dare chiarezza e indirizzo. La Lega calcio è stata lasciata sola e i ministeri competenti avrebbero dovuto dare indirizzo, era dovere dare indirizzo, prima della gara, immediatamente, e non dopo.
Punto terzo – conclude Casasco -, occorre alzare i livello di attenzione e di rispetto delle regole per il Covid-19, durante la settimana, all’interno del club, e monitorarne il rigoroso rispetto delle regole non abbassando la guardia, con un monitoraggio e una maggiore responsabilità dei medici sociali e dei club. Non entro nel merito di quello che è successo a Genova e a Napoli, ma credo che sia doveroso un aumento di attenzione da parte di tutti durante la settimana, nel rispetto delle regole, in particolare di quanto succede negli spogliatoi. Ho proposto anche all’interno della Lega un monitoraggio h24 di gestione delle situazioni, ma soprattutto credo si sia abbassato il livello di attenzione nella gestione settimanale per evitare situazioni di questo tipo. E’ necessario tornare a comportamenti di assoluto rigore nella gestione sanitaria dei club e in generale di tutte le differenti fasi che accompagnano il quotidiano svolgimento di una attività sportiva, agonistica e non agonistica”.
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