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L’ex arbitro Paolo Casarin ha fatto il punto della situazione legata alle polemiche sulla concessione di calci di rigore borderline per i falli di mano in area a Radio Punto Nuovo, mostrandosi in forte disaccordo con le nuove regole che però sembrano destinate presto a sparire: “I rigori sono aumentati negli ultimi tempi, c’è bisogno che ognuno faccia la sua parte. È un grande problema sul quale ho grande fiducia nell’IFAB che possa correggere ed alleggerire le colpe di un difensore che casualmente, involontariamente prende un pallone sulle braccia. Se sul bordo dell’area c’è un colpo chiaro tra pallone e braccio di un difensore che fa di tutto per togliersi di mezzo, paragonare quest’intervento ad uno fatto a 5 metri dalla porta, non ha senso. Oggi è diventato tutto semplicemente ridicolo”.
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La figura del Var può essere utile, ma per Casarin l’arbitro principale avrà sempre un parere predominante: “Il VAR ha avuto un’incubazione lunghissima, siccome è nata fuori dall’IFAB, invece di mettere a punto questo, una delle cose che non sarà mai possibile modificare è che c’è sempre solo un arbitro e l’altro è di sostegno. Se l’arbitro centrale dice ‘Ho visto io, è rigore’, il VAR non può impedirlo, se poi è un errore palese, va punita l’arroganza, la presunzione e la carenza tecnica”.
E sul quarto mandato vicino per il presidente dell’Aia Marcello Nicchi: “Nicchi al quarto mandato? Durante la mia lunga carriera mi sono stati dati 2 anni di squalifica perché rilasciavo dichiarazioni ai giornali. Tutte le aziende, imprese, associazioni, squadre, ad un certo punto cambiano per necessità e mi sembra un discorso normale un ricambio ai vertici, mi pare assurdo il contrario”.
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