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“Giocare alle 16, 16.30 in certi periodi dell’anno diventa un problema al Sud, ma anche altrove. È un modo per tutelare la salute dei calciatori che saranno sottoposti ad un tour de force, impiegarli in quegli orari potrebbe significare metterli ancora più a rischio”. Lo ha affermato Umberto Calcagno, vice presidente dell’Assocalciatori, ai microfoni di ‘Punto Nuovo Sport Show’ su Radio Punto Nuovo. “Credo sia interesse di tutti preservare i nostri calciatori che in un finale di stagione così difficile potrebbero avere infortuni sopra la norma – continua – Giocare in due fasce orarie e spalmare le partite da giocare? Non abbiamo avuto riscontri su questo, la nostra richiesta è togliere lo slot del pomeriggio e giocare soltanto nei due pre serali e serali”.
Poi sulle preoccupazioni per il calendario della Coppa Italia: “Siamo in un contesto eccezionale e bisogna capire se ci sono alternative sulle tempistiche per giocare. La preoccupazione non è solo dei calciatori coinvolti per primi nella ripresa, ma è una preoccupazione generale. Non dobbiamo dimenticare che vengono da un periodo di lavoro diverso dal solito. È vero che oggi gli staff hanno un livello di preparazione elevatissimo con il quale hanno permesso allenamenti anche da casa, ma è un lavoro differente da quello che si fa sul campo. È una preoccupazione generalizzata che deriva dal fatto che nessuno dei calciatori ha esperienza rispetto ad un periodo di inattività così lungo, c’è timore perché ci si trova per la prima volta in questa situazione“.
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