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“La Serie A riprende? Sembra di sì, sembra che la data ci sia. O il 13 o il 20 giugno e sembra ci sia anche il protocollo. Però per i giocatori, che sono stati fermi per due mesi e mezzo, riprendere è molto faticoso“. Urbano Cairo, presidente del Torino, esterna qualche dubbio in merito alla ripresa del campionato di Serie A dopo aver superato il periodo di stop per emergenza coronavirus. “C’è un rischio molto alto di infortuni, in questo momento vanno piano perché hanno paura di farsi male. Il calcio è uno sport di contatto – ha spiegato Cairo ai microfoni di Rai Radio 1 -. Non sembro convintissimo? Io ho votato come gli altri per la ripresa. Poi qualche dubbio ce l’ho, ma se si deve giocare si gioca. Sono anche uno che si adegua ai voleri della maggioranza“.
In particolare Cairo è dubbioso sul fatto che la stagione 2020-21 possa cominciare il 12-13 settembre: “E come fai? Mi sembra tutto molto complicato, molto ravvicinato. Ai giocatori devi dare almeno 2-3 settimane di vacanza e poi devono avere un altro mese per ricominciare. Questo vuol dire che se si finisce il 20 agosto poi il nuovo campionato dovrà iniziare il 20 ottobre e ci sono gli Europei. A me sembra complicato…“. Infine sull’ipotesi playoff-playout in caso di nuova sospensione: “Se il campionato non può ripartire, perché disputare i play-off e i play-out? Se non si può disputare il campionato non si possono fare nemmeno play-off e play-out. Ma se si ferma di nuovo è perché non si può più andare avanti. Come si può parlare di play-off e play-out? Se puoi andare avanti lo giochi tutto, altrimenti non giochi. E poi si cambiano le regole in corsa: mi sembra una cosa molto complicata“.
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