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“Non ho letto le motivazioni della sentenza, ho letto solo il dispositivo e in 2 righe diceva testualmente: si accoglie il ricorso e ora attendiamo la motivazione. Gli atti sono secretati, ma noi intanto abbiamo vinto un altro giudizio contro l’Aia per ottenere gli atti relativi ai referti degli arbitri che ci sono arrivati, casualmente, ieri sera dopo la decisione del Collegio di Garanzia. Li stiamo valutando perché potrebbero emergere delle incongruenze ai fini di una eventuale revisione della decisione del Collegio di Garanzia“. Queste le parole dell’avvocato di Claudio Gavillucci, Gianluca Ciotti, che commenta così gli sviluppi dopo la sentenza del terzo e ultimo grado della giustizia sportiva che ha accolto il ricorso dell’Associazione italiana arbitri sulla sospensione del fischietto di Latina dai quadri tecnici della Can A “Se fossero arrivati i 2 soggetti ultimi a pari merito, non ci sarebbe stato nessun criterio se non la scelta di simpatia o antipatia – ha precisato Ciotti a Radio Marte, nel corso della trasmissione ‘Marte Sport Live’ – Ieri Gavillucci ha sintetizzato il suo stato d’animo con una dichiarazione. Si è sentito tradito dall’associazione che dovrebbe far rispettare le regole e che invece probabilmente utilizza poca discrezionalità e molto arbitrio”.
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