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La dittatura dei numeri dell’Atalanta, il rigido pragmatismo del Napoli. Le due protagoniste delle 19:30 della giornata di Serie A vincono, convincono e portano a casa tre punti che permettono di sognare in vista dei rispettivi obiettivi. Quello di blindare una zona Champions League rafforzata dalla sconfitta della Roma contro il Milan per l‘Atalanta che contro l’Udinese raggiunge quota 80 gol in Serie A siglando il proprio record storico di marcature in una singola stagione a dieci giornate dal termine. E quello di chiudere bene la stagione per il Napoli di Gattuso che trova la quinta vittoria consecutiva che fa ben sperare in vista della Champions League e della prossima stagione. Una stagione che includerà anche Andrea Petagna, in gol contro il suo futuro per il momentaneo 1-1 prima che Callejon e Younes ristabilissero le distanze fino al 3-1 definitivo. Per l’Atalanta continua il dominio. Nessuna squadra ha fatto meglio dei bergamaschi in trasferta, primi nella speciale classifica con trentuno punti conquistati fuori dal Gewiss Stadium e con 40 gol fatti (altro record). Per Gasperini funziona tutto a meraviglia, a partire dal meccanismo della panchina che vede Luis Muriel in gol per la nona volta in questo campionato da subentrato.
Frena l’altra grande sorpresa di questa stagione. Dopo la sconfitta contro il Napoli, l’Hellas Verona non va oltre un 3-3 contro il Sassuolo che lascia più di un rimpianto per il modo in cui è maturato. Per la formazione di Juric suona il primo campanello d’allarme di una stagione esaltante ma che ora vede gli scaligeri a secco di vittorie da cinque trasferte consecutive. E se lo stop del lockdown non sembra aver spezzato il mal di trasferta dell’Hellas Verona, si interrompe la crisi del Bologna di Mihajlovic che torna a vincere e lo fa al Ferraris dove i gol di Barrow e Orsolini bastano per avere la meglio sugli uomini di Ranieri ora a pari punti contro il Genoa.
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