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Sentenza a sorpresa della Corte d’Appello Federale sul caso dell’arbitro Claudio Gavillucci, dismesso dalla CAN A in estate per motivate ragioni tecniche. Il direttore di gara di Latina aveva presentato un ricorso contro questa decisione del designatore Rizzoli, sostenendo di non aver avuto un rendimento tale da terminare in una delle ultime due posizioni della graduatoria, fatto che solitamente comporta la dismissione dai quadri per far posto ai neoimmessi dalla Serie B, e denunciando dunque una serie di irregolarità e slealtà all’interno del meccanismo di promozioni e dismissioni. In sostanza, secondo il 39enne, i voti della commissione arbitrale alle sue prestazioni in campo nel corso della stagione 2017-18 sarebbero stati aggiustati e pilotati al solo fine di giustificarne l’ultimo posto in graduatoria.
In primo grado il ricorso di Gavillucci era stato rigettato, ma la sentenza del Caf ribalta tutto: l’arbitro laziale è di fatto riabilitato e in teoria ritorna a disposizione della CAN A che pochi mesi fa non lo ha reputato all’altezza di continuare a dirigere in massima serie. Il presidente dell’AIA Marcello Nicchi ha già fatto sapere che la sentenza verrà appellata presso il Collegio di Garanzia del Coni, anche e soprattutto per difendere l’operato della commissione che nella scorsa stagione ha valutato il rendimento dei fischietti, come si legge in un comunicato: “Una forma di rispetto che L’A.I.A. deve: – ai suoi associati, che, con le stesse norme oggi contestate, hanno raggiunto la serie A (come Gavillucci) o sono stati avvicendati prima, accettando il verdetto del campo con le valutazioni degli osservatori arbitrali e dei designatori; – al mondo del calcio, cui vuole assicurare, anche in futuro, i migliori arbitri, che siano soggetti ad una valutazione tecnica, ad una selezione meritocratica, ad un loro ricambio negli organici di ogni categoria, come oggi accade; – ai valori di merito dello sport posti a base della delibera oggi annullata, quali sono i due ultimi posti ed il penultimo posto conseguiti nelle graduatorie di ogni singola stagione sportiva, dal ricorrente in serie A”.