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Il Crotone fa il miracolo, batte 3-1 la Lazio nell’ultima giornata di Serie A e – complice la sconfitta dell’Empoli a Palermo – si salva dalla retrocessione, condannando la squadra toscana alla Serie B. Protagonista della serata l’esterno Nalini, autore della prima doppietta nella massima serie, poi Falcinelli a mettere il punto esclamativo su una vittoria storica. Ai biancocelesti non basta il calcio di rigore firmato da Immobile per mantenere il quarto posto: gli uomini di Inzaghi chiudono il campionato al quinto posto, dietro l’Atalanta, a quota 70 punti.
CROTONE (4-4-2)
Cordaz 6
Bravo a deviare in angolo il tentativo di Immobile a inizio gara, intuisce ma non può nulla sul calcio di rigore di Immobile. Non è praticamente mai impegnato vista la scarsa pericolosità biancoceleste.
Sampirisi 6
Ingaggia un duello personale con Patric sulla fascia di competenza, ma non sempre lo vince. Proprio il fallo da dietro, in area, sul biancoceleste causa il calcio di rigore in favore della Lazio. Buona propensione per la spinta in avanti. Nella ripresa è bravo a erigere il fortino in area rossoblù, respingendo le rare folate offensive laziali.
Ceccherini 6
Gli avanti laziali non sono gli stessi che hanno messo a ferro e fuoco le difese di mezza Serie A: la Lazio è già in vacanza e il lavoro del centrale non è dei più improbabili. Nonostante questo, svolge al meglio i compiti che Nicola gli assegna, una partita di controllo contro un cliente non semplice come Immobile.
Ferrari 7
Ha il grande merito di svettare di testa su tutti, regalando a Nalini il pallone che vale il tris e la salvezza in bacheca per il Crotone: basterebbe questo a giustificare la sua presenza in campo, ma condisce il tutto con una prestazione attenta e senza sbavature.
Martella 6.5
La sua spinta sulla sinistra è inesauribile: bravo nella fase difensiva, ancora meglio quando si tratta di spingere in avanti. Non è sempre lucido, ma l’apporto dell’esterno non manca mai.
Rohden 7
La battaglia con Radu è impari e sempre a favore dell’esterno del Crotone. Ottimo quando lo lascia sul posto e regala a Nalini l’assist per il primo gol calabrese. Sulla fascia di competenza è inesauribile in corsa.
Crisetig 6.5
Tutte le azioni dei calabresi partono dai piedi del geometra della squadra di Nicola. Prova a trovare gloria su calcio di punizione, il sinistro del centrocampista è abbastanza educato da permettergli la soluzione personale, ma la deviazione della barriera non sorprende il portiere laziale.
Barberis 6.5
Fosforo e grinta al servizio del Crotone, lotta su ogni pallone come fosse l’ultimo: è lo spirito giusto per conquistare la salvezza. Non molla un centimetro. pressando tutti quelli che passano dalle sue parti, il risultato lo premia.
Nalini 8.5
Una storia da favola quella dell’esterno classe ’90, da operaio nel reparto wurstel alla prima doppietta in Serie A. Il primo a beffare di prima intenzione Strakosha, il secondo a girare in porta da distanza zero. Il doppio fallo subito da Bastos porta poi all’espulsione del centrale. (Dall’87’ Mesbah s.v.)
Falcinelli 7.5
Il bomber della squadra di Nicola mette il segno su questa vittoria e sull’intera salvezza dei pitagorici: 13 reti per firmare l’impresa; l’ultimo sigillo, quello che spiana la strada alla squadra di Nicola e manda in paradiso i tifosi calabresi, è una zuccata potente e precisa sulla quale Strakosha può fare poco o nulla. (Dal 94′ Borello s.v.)
Tonev 6.5
La velocità e lo spunto non gli mancano, l’esterno crotonese non si tira mai indietro. Peccato che a fargli difetto sia il killer instinct, il guizzo finale per concretizzare in un paio di occasioni la zampata giusta. Nonostante questo, una partita più che sufficiente con qualche spunto interessante e tanto spirito di abnegazione per la squadra. (Dal 95′ Kotnik s.v.).
All. Nicola 8.5
E’ lui il vero top player di questo Crotone, la sua impresa è di quelle da raccontare ai nipotini. Arrivato in Calabria quando la situazione sembrava ormai disperata, è riuscito a fare il miracolo salvando i pitagorici dopo una cavalcata impressionante. Se i rossoblù potranno godersi un altro anno di Serie A, il merito è tutto del giovane tecnico.
LAZIO (3-5-2)
Strakosha 5.5
Non ha colpe sulle due reti del Crotone, responsabilità di una difesa troppo distratta. E neppure sulla terza a condannare in modo definitivo la Lazio. Oltre i gol, non è mai impegnato in altro.
Bastos 4.5
Già fuori dalla partita sin dalle prime battute, quando si fa beffare da Tonev la palla. Ha il grande merito di prendersi due cartellini gialli, nel giro di venti minuti, per due entratacce simili su Nalini così da lasciare la Lazio in dieci alla fine del primo tempo.
Wallace 5
Non va a marcare Nalini sul primo gol del Crotone, si fa una bella dormita pure sul raddoppio dei calabresi quando Falcinelli – a difesa schierata su calcio piazzato – viene lasciato libero di infilare di testa. (Dal 79′ Spizzichino s.v.: esordio assoluto per il difensore della Primavera classe ’99).
Radu 5
Torna titolare nella difesa a tre ma ne combina di brutte. Sulla fascia del romeno c’è Rohden che non gli fa passare una bella serata, lo buca soprattutto in occasione dell’assist per il vantaggio calabrese.
Basta 5
Si dimentica, insieme a Wallace, di Nalini sul primo gol del Crotone. Poi partecipa alla dormita generale della retroguardia sul raddoppio. Quanto a spinta offensiva sulla fascia destra, offre davvero poco nella serata dello Scida.
Murgia 5.5
L’infortunio di Parolo regala al centrocampista classe ’96 il posto da titolare negli ultimi novanta minuti del campionato. Accoglie la carica con buona personalità, sfiorando il gol nel primo tempo con un tiro dalla distanza di un soffio alto. Non è troppo determinante in mediana.
Biglia 5
Mai nel vivo del gioco, mai un’intuizione a dare il via alla manovra biancoceleste. Mai sale in cattedra, mai ruba un pallone in mediana. Forse troppo distratto dalla questione di un rinnovo che non arriva e dalla possibilità di lasciare la Lazio a fine stagione? Le ultime prestazioni lo suggeriscono. (Dal 69′ Crecco s.v.: l’ex Primavera entra a partita ormai compromessa).
Milinkovic-Savic 6
Uno dei migliori nella serata storta della Lazio, l’unico a non far mancare muscoli e cattiveria a centrocampo ma soprattutto a regalare qualche idea in fase offensiva, con inserimenti e lanci precisi.
Patric 6
Schierato sull’out sinistro per l’infortunio di Lukaku e la squalifica di Lulic, lo spagnolo ha il merito di prendersi il calcio di rigore per il fallo di Sampirisi. Proprio quest’ultimo non si rivela un cliente facile, ma il terzino prova comunque a spingere sulla fascia e dà una mano a togliere le castagne dal fuoco.
Felipe Anderson 5
Dopo le ultime straordinarie prestazioni di Keita, non deve essere facile rendersi protagonista di una gara altrettanto luccicante. Così il brasiliano ci rinuncia sin da subito, a parte qualche progressione e cross dal fondo, non risulta mai decisivo né pericoloso. (Dal 69′ Rossi s.v.: spazio anche al giovane attaccante della Primavera, a sconfitta ormai scontata).
Immobile 6
Dopo dieci minuti sfiora il gol con un tiro di punta, poi riapre i conti da calcio di rigore a siglare il gol numero 26 in stagione (di cui 23 in Serie A e 3 in Coppa Italia). Non gli capitano grosse occasioni per tutta la partita.
All. Inzaghi 5.5
Sembra aver perso la bussola proprio al fotofinish, con quattro sconfitte consecutive (Fiorentina, Inter, Juventus e Crotone) e il quarto posto consegnato all’Atalanta negli ultimi novanta minuti. Tantissime le defezioni (3 squalificati e 4 infortunati) contro i calabresi scatenati, ma un peccato non aver messo la ciliegina sulla torta di una bella stagione.