Strakosha 6.5
Strepitoso nella doppia parata, a distanza di un paio di secondi, prima su Djuricic poi su Linetty a salvare la porta biancoceleste. Non gli riesce, invece, sempre su quest’ultimo in occasione della rete blucerchiata. Poche colpe anche sulla doppietta di Quagliarella.
Wallace 6
E’ vero che la Lazio non corre praticamente mai pericoli e il brasiliano fa buona guardia, ma forse potrebbe far meglio sul gol della Sampdoria quando buca l’intervento. Causa anche il calcio di rigore, per un fallo su Torreira.
De Vrij 7
Non è al meglio fisicamente ma non si vede proprio. Non si dà troppo da fare, non ne ha bisogno. Poi si reinventa pure bomber e decide di regalare, con un tiro dal limite dell’area, il gol della manita biancoceleste. (Dal 63′ Patric 6.5: entra con la grande voglia di far gol, intanto serve l’assist per la rete di Lulic).
Hoedt 7
Compiti difensivi relegati al minimo di fronte a questa Sampdoria, così il centrale olandese – imitando il compagno di reparto – decide di mettere la firma sul match grazie alla rete del tris laziale. Stop di petto, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, e secondo gol stagionale.
Felipe Anderson 6.5
Il ruolo di esterno in un centrocampo a cinque con il compito di coprire tutta la fascia destra non è affatto il preferito del brasiliano. Per consolarlo, Immobile gli cede l’onore di battere il secondo calcio di rigore per la Lazio: dal dischetto, tiro potente e centrale. Lo ringrazia servendogli l’assist del settimo gol.
Milinkovic-Savic 6.5
Ormai ha acquisito una sicurezza tale che gli riesce tutto. Numeri pazzeschi a centrocampo per liberarsi dell’avversario, intuizione e inserimenti negli spazi e l’immancabile assist al bacio che permette a Keita di sbloccare la partita. Un giocatore completo e sempre decisivo. (Dal 63′ Murgia 6: parte mezzala e poi si sposta in cabina di regia, cerca anche la via del gol).
Biglia 6
Non è al meglio fisicamente e si risparmia un po’. Una prova comunque sufficiente per il capitano, che mette ordine a centrocampo e detta i tempi in cabina di regia. Esce nel secondo tempo, dopo aver stretto i denti per settanta minuti. (Dal 68′ Lombardi 6: entra in campo quando la Lazio ormai ha dilagato, sperando di partecipare anche lui alla lotteria del gol).
Lulic 7
Una prestazione a tutto tondo per il bosniaco. Si prende il secondo calcio di rigore per la Lazio, batte il calcio d’angolo dal quale nasce la rete di Hoedt e mette la ciliegina sulla torta di testa per il sesto centro biancoceleste. Completo.
Lukaku 6.5
Implacabile e impeccabile da esterno in un centrocampo a cinque, soprattutto quando c’è ben poco da difendere. Così l’esterno si lancia in avanti, senza rientrare praticamente mai, con importanti percussioni sulla fascia e ottimi spunti in mezzo.
Immobile 7.5
Inutile dire che la Lazio ha trovato il suo vero bomber. Prima freddo su calcio di rigore, poi a concludere una perfetta triangolazione con Keita e Felipe Anderson. Sigla così il 25° gol in stagione e il 22° in Serie A, l’attaccante eguaglia il record siglato ai tempi del Torino.
Keita 7.5
Implacabile, non a torto Inzaghi chiede a gran voce il rinnovo del senegalese. Si invola, servito da Milinkovic-Savic, e sale a quota 14 gol in stagione. Come il numero di maglia che la Lazio spera indossi anche il prossimo anno. Si guadagna anche il primo calcio di rigore per i biancocelesti e sfiora un altro gol alla mezzora.
All. Inzaghi 7
La qualificazione in Europa League ora è matematica, il capolavoro è firmato dal tecnico biancoceleste. Il quarto posto è assolutamente blindato, non sbaglia un colpo e rifila un’altra goleada alla malcapitata di turno. Dopo una stagione così, il rinnovo di contratto è assolutamente meritato.
SAMPDORIA (4-3-1-2)
Puggioni 5
Quando gli attaccanti arrivano con questa facilità al tiro è difficile opporsi: la difesa blucerchiata non c’è, l’estremo difensore cerca di fare il possibile per salvare la baracca, ma senza riuscirsi. Nonostante i gol presi non ha colpe.
Bereszynski 4.5
L’unica nota positiva è l’assist fornito a Linetty per il gol della bandiera doriano. Nel mezzo tante amnesie, la retroguardia della squadra di Giampaolo è assente ingiustificata e lui naufraga insieme ai compagni di reparto. (Dal 69′ Sala s.v: pochi minuti per lui quando la partita non ha nulla di dire)
Skriniar 4.5
In diciotto minuti ne comiba di tutti i colori: prima marca Keita in maniera troppo blanda consentendo al senegalese di portare in vantaggio la Lazio, poi si fa espellere causando il rigore che porta i biancocelesti sul doppio vantaggio. Un pomeriggio da dimenticare.
Silvestre 4.5
Prova a tenere in piedi la retroguardia, ma la resistenza doriana dura appena due minuti: una prova di dimenticare quella dell’intero pacchetto difensivo, la sua esperienza non impedisce l’imbarcata.
Dodo 5
Felipe Anderson è in giornata, il duello tutto brasiliano lo vede soccombere nettamente. Quando l’esterno di Inzaghi spinge non lo prende mai, il numero 10 biancoceleste lo mette in difficoltà per tutto il primo tempo.
(Dal 46′ Pavlovic 6: entra quando il risultato è ampiamente compromesso, la sua prova è buona giusto per le statistiche)
Barreto 5
Le sue solite geometrie oggi non rendono, Biglia divide la zona con lui e gli nasconde la sfera. Non riesce a fornire il suo solito apporto, la manovra doriana ne risente. Pochissimi i palloni giocabili per le punte, non certo la sua prestazione migliore.
Torreira 5
Prova a mettere in campo grinta e dinamismo, le sue armi fin da inizio stagione, ma il risultato non è quello sperato: il duello con la mediana laziale è perso nettamente, il suo pomeriggio è da incubo.
Linetty 6
In un pomeriggio nerissimo per la sua squadra regala un raggio di luce: il suo gol vale il 2-1 e l’illusione della rimonta. Dura pochi minuti, ma la colpa non può certo essere sua.
Djuricic 5
Ha sui piedi la palla giusta per tenere viva una partita senza storia, ma calcia colpendo in pieno Strakosha. L’unico lampo della sua partita, troppo poco per strappare la sufficienza.
Quagliarella 6.5
L’ultimo ad arrendersi, l’attaccante napoletano lotta e cerca il gol nonostante i pochi palloni giocabili che gli arrivano: ci riesce al minuto 72 quando ormai la partita è in archivio da un pezzo. Poi sigla anche il calcio di rigore che rende meno amaro il passivo.
Schick 5.5
Paga dazio, con la Sampdoria in doppio svantaggio e in inferiorità numerica, Giampaolo lo chiama fuori per inserire un difensore. (Dal 20′ Regini 5: entra per sostituire il compagno e sistemare la difesa dopo l’epsulsione di Skriniar: pochi minuti e commette il fallo su Lulic che consente alla Lazio di andare sul dischetto per la seconda volta. Non certo un ingresso felice il suo.)
All. Giampaolo 5
La stagione della Sampdoria non ha più nulla da chiedere, ma la figuraccia dell’Olimpico era evitabile. Il vantaggio laziale, arrivato dopo appena due minuti, scombina i suoi piani: un pomeriggio da dimenticare che però non rovina la stagione positiva della sua squadra.