Il risultato più sorprendente della 31esima giornata arriva dall’Ezio Scida di Crotone, dove l’Inter esce sconfitta per 2-1, vittima della doppietta segnata tra il 19′ (su rigore) e il 22′ da Diego Falcinelli. Inutile il gol di D’Ambrosio al 65′. Per i nerazzurri si tratta del secondo ko consecutivo, viceversa per i calabresi è il secondo successo di fila dopo il 2-1 di Verona. Punti che alimentano il sogno salvezza.
Le pagelle del match
CROTONE
Cordaz 6,5: Non si sarebbe di certo aspettato di essere spettatore di questa partita, eppure per tutto il primo tempo è così. Tantissimi palloni toccati nella ripresa, senza mai sbagliare.
Rosi 6,5: La prima occasione da gol è sua, ma si trova davanti un buon Handanovic. Perisic non gli crea mai problemi.
Ceccherini 7: Sbaglia qualche passaggio ma per il resto mostra i muscoli contro tutti gli attaccanti interisti.
Ferrari 6,5: Non lascia respirare Icardi, spegnendo sul nascere ogni sua iniziativa.
Martella 7: Buona la falcata sulla fascia sinistra. Sfiora un gol straordinario.
Rohden 6: Gioca molto alto e attacca gli spazi. Calcia su Miranda e si divora il 3-0. (67° Sampirisi 6: si limita alla fase difensiva, ma con efficacia)
Crisetig 7: Tanta quantità e qualità contro la squadra nella quale è cresciuto.
Barberis 5,5: Approssimativo dal punto di vista tecnico in alcune circostanze. (75° Capezzi sv.)
Stoian 6: Ha alcune buone occasioni per essere pericoloso, ma non le concretizza mai.
Trotta 7,5: Si dimostra il più in forma dei suoi, valorizzando tutti i palloni giocati. Guadagna il rigore e lancia Falcinelli per il secondo gol. (73° Acosty: Si fa ingolosire in contropiede, ma Handanovic lo ferma.)
Falcinelli 8: Lucido dal dischetto del rigore, freddo e perfetto in occasione del raddoppio. Una partita memorabile.
Nicola (all.) 8: Non ha niente da perdere e decide di giocarsela a viso aperto. Ne deriva un grande avvio dei suoi, che mettono imbarazzo gli avversari nonostante il divario tecnico. Un Crotone messo in campo alla perfezione che domina per un tempo, resiste nell’altro e torna a sperare nella salvezza.
INTER
Handanovic 6: Bene in uscita bassa su Rosi a pochi minuti dal fischio iniziale. Plastico su Acosty. Incolpevole sui due gol.
D’Ambrosio 6: Sballottolato tra la difesa e la fascia, non riesce a incidere fino all’occasione del gol che ridà speranze all’Inter.
Miranda 6: La lotta con Falcinelli è meno scontata del previsto ma non è lui a fare i danni peggiori. Anzi salva il 3-0 sulla linea.
Murillo 4: Colpevole nel secondo gol con un pessimo posizionamento che lascia spazio a Falcinelli. Entra spesso in confusione e sbaglia tantissimo. (45° Eder 6,5: Il suo dinamismo è ciò di cui l’Inter ha bisogno. Vicinissimo al pareggio con una sventola che si stampa sull’interno del palo)
Ansaldi 5,5: Si butta spesso in avanti con grinta e sacrificio, ma un po’ a casaccio. Spreca l’unica occasione del primo tempo. Pioli lo sostituisce alla disperata ricerca del recupero. (45° Palacio 5,5: mostra un po’ troppo nervosismo per uno della sua esperienza)
Kondogbia 5: Una sua palla persa da avvio all’azione del rigore. Sbaglia troppo mandando fuori giri troppi passaggi e facendo rivedere tutte le insicurezze di inizio stagione. (70° Joao Mario 5,5: ancora un ingresso dalla panchina che non lascia il segno)
Medel 4,5: Torna nel suo ruolo originale, nel mezzo del gioco interista e perde lucidità quando entra in area, provocando il rigore.
Candreva 5,5: L’unico a offrire qualche spunto nel disastroso primo tempo interista. Tocca tanti palloni e mette tantissimi cross, nessuno decisivo.
Banega 5: Gioca troppo distante dall’aria per essere pericoloso e sbaglia tutti i lanci.
Perisic 4,5: Non pervenuto per tutto il primo tempo. Si sveglia all’improvviso dopo dieci minuti dall’inizio del secondo e poi scompare nuovamente fino a un’incornata sul finale. Troppo poco.
Icardi 4,5: Nel primo tempo si fa vedere una sola volta, quando subisce un fallo da rigore non segnalato. Poi si dà alla lotta greco-romana con i centrali del Crotone.
Pioli (all.) 4: A inizio partita ha un solo risultato, considerando soprattutto lo stop dell’Atalanta con il Sassuolo e il big match della Lazio con il Napoli. La scelta di un centrocampo muscolare composto da Kondogbia e Medel è troppo conservativa e impedisce all’Inter di tenere il pallino del gioco, creando un vuoto tra la mediana e la trequarti. Il Milan fa il suo dovere, scavalca i nerazzurri e ne compromette la rincorsa all’Europa. Un disastro inaspettato.