Serie A

Serie A, 22ª giornata: Lazio-Chievo 0-1, le pagelle

Sergej Milinkovic-Savic - Foto Antonio Fraioli

Chievo in paradiso, Lazio nell’incubo: nel primo anticipo della 22esima giornata sono gli uomini di Maran a portare a casa l’intera posta in palio, basta il gol di Inglese per battere i biancocelesti. Il grande merito della vittoria degli uomini di Maran, però, è di Sorrentino, autore di almeno 5 interventi decisivi: Felipe Anderson, Lulic, Parolo, Milinkovic-Savic, tutti gli avanti laziali sbattono sul muro eretto dall’estremo difensore gialloblù. Finisce 1-0 per il Chievo, un risultato che premia i clivensi oltre i propri meriti: Lazio battuta, il sogno Champions pare già svanito, quello Europa League un po’ meno ma serve una scossa.

LAZIO (4-3-3)

Strakosha 5.5
Marchetti dà forfait per influenza, il giovane albanese si fa trovare pronto. Il Chievo si fa vedere poco o nulla, sporca i guanti giusto per qualche semplice parata. Sul gol dei veronesi prova a coprire la porta, potrebbe farlo meglio ma alla fine non ha decisive responsabilità.

Basta 6
Duetta con Felipe Anderson alla perfezione, sulla corsia destra, per tutto il primo tempo. Si dedica maggiormente alla fase difensiva, nella ripresa, per dare una mano alla retroguardia. (Dall’83’ Lombardi s.v.)

de Vrij 6
Per l’olandese è poco più di una partita d’allenamento, non serve impegnarsi al 100%. Sempre attento, puntuale negli anticipi, mai un errore.

Hoedt 6
Un paio di sviste a inizio gara, le uniche volte nelle quali i clivensi destano un minimo di difficoltà. Poi una gestione tranquilla della partita, sempre guidato dal compagno di reparto.

Radu 6
In difesa non si corrono troppi pericoli, per questo il romeno si dedica a far salire la squadra sulla corsia sinistra. Specialmente nel secondo tempo, funziona bene la catena mancina in tandem con Lulic. Va spesso al cross e si spinge sul fondo. (Dal 75′ Luis Alberto s.v.)

Parolo 6
Un colpo di testa a effetto, quasi a beffare Sorrentino, nel primo tempo. La prima di tante occasioni capitate al centrocampista, spesso vicino al gol in una prestazione finalmente ai suoi livelli. Tanta legna a centrocampo, tanti inserimenti e partecipazione alle azioni offensive biancocelesti.

Biglia 6
Sarà l’aria di rinnovo, ormai manca solo l’ufficialità per il prolungamento fino al 2021 a 2.8 milioni. Giganteggia in cabina di regia, aiuta la retroguardia quando serve, accompagna la manovra laziale e cerca il gol con un bolide dalla distanza.

Milinkovic-Savic 6.5
Un’autentica furia. Personalità da vedere, abilità da tuttocampista, fiuto del gol. Lo sfiora con un diagonale nel primo tempo, lo cerca con insistenza per l’intera partita. Argina e riparte, si inserisce e prova la conclusione, dà qualità al gioco della Lazio. Indispensabile.

Felipe Anderson 6
E’ la partita del  brasiliano, si esalta e regala tanti colpi dei suoi. Alla mezzora strabilia con un’azione incredibile: corsa a tutta fascia, dribbla tre avversari, peccato che il tiro non vada a buon fine. Nella ripresa sfiora il gol con un diagonale fantastico, Sorrentino dice ancora no.

Djordjevic 5.5
Ha il compito di sostituire Immobile squalificato, ci mette tanto impegno e contribuisce a fare movimento in area. Non è però al massimo della forma e gli manca un po’ di reattività davanti la porta. (Dal 75′ Rossi 6: entra e segna, gli avrà detto Inzaghi al momento del cambio. Lo prende in parola, con un tiro a limite dell’area, dopo azione personale. Peccato ci sia Sorrentino sulla sua strada).

Lulic 5.5
Ancora esterno nel tridente d’attacco, mette in mezzo diversi cross per i compagni. Aiuta tantissimo a garantire il possesso palla biancoceleste ma è lui a tenere in gioco Gobbi, in occasione del gol del Chievo firmato Inglese.

All. Inzaghi 5.5
La Lazio produce un’infinità di occasioni ma non concretizza mai. Il tecnico non ci sta e va all’attacco, spedisce in campo Rossi, Luis Alberto e Lombardi: ha la colpa di scoprirsi troppo, proprio in extremis non regge l’onda del Chievo e va a perdere una partita nella quale, forse, un punto avrebbe fatto più comodo.

CHIEVO VERONA (4-3-1-2)

Sorrentino 7.5
Nella prima frazione para tutto e di più, frustrando ogni iniziativa laziale. Quello laziale è un assalto all’arma bianca, ma se il fortino gialloblù non cade il merito è unicamente suo: superlativo su Felipe Anderson, Parolo, Lulic. Tutti gli avanti sbattono sui suoi guantoni, impossibile oggi superarlo.

Cacciatore 6
Ingaggia un duello tutto fisico con Milinkovic-Savic prima e con Lulic poi: dalla sua parte arrivano molti degli attacchi laziali, il laterale clivense cerca di metterci una pezza come può. Rimedia un’ammonizione evitabile era diffidato e salterà la prossima. Sfiora il gol nel finale con un gran sinistro a giro, ma la sfera si perde a lato di poco.

Gamberini 6
Tanta esperienza per l’ex Fiorentina, dalle sue parti non si passa. Dove non arriva con la tecnica, compensa con il mestiere.

Spolli 6
Insieme al compagno di reparto limita le iniziative biancocelesti sia con le buone che con le cattive. Bravo nel primo tempo a chiudere su Djordjevic, gioca una partita attenta senza sbavature. (Dal 78′ Dainelli s.v.)

Gobbi 6.5
Dalla sua parte agisce Felipe Anderson, un cliente decisamente scomodo. Non sempre riesce a limitarlo, quando vuole il brasiliano gli fa girare la testa. Ha il grande merito di fornire l’assist vincente per Inglese.

Bastien 5
La sua prestazione non è da ricordare, il Chievo non si affaccia mai in avanti fin quando lui è in campo. (Dall’80’ Rigoni s.v.)

Radovanovic 6
La manovra del Chievo passa sempre dai suoi piedi, ma l’atteggiamento della squadra di Maran, preoccupata soprattutto di non prendere gol, non gli consente di mettere in mostra le sue qualità. Si limita a proteggere la propria linea difensiva con risultati soddisfacenti.

Hetemaj 6
Corsa e grinta, il centrocampista gialloblù non si risparmia e mette in campo quelle che sono le sue caratteristiche. Bravo nel correre dietro a qualunque avversario, un po’ meno quando gli si chiede di impostare.

De Guzman 5.5
In un match in cui i gialloblù si affacciano una sola volta – fino a quando lui è in campo –  dalle parti di Strakosha, ha il grande merito di essere l’unico a provarci. Il suo tiro è debole e centrale, ma almeno è un tentativo. (Dal 73′ Izco s.v.)

Birsa 5.5
La manovra offensiva del Chievo è praticamente nulla, quella degli uomini di Maran è una partita prettamente difensiva. Non riesce mai ad accendere la luce, ma i suoi compagni non fanno nulla per dargli la scintilla giusta.

Inglese 6.5
Prova a fare a sportellate con la coppia olandese della Lazio, senza riuscire a rimediare un pallone giocabile. Bravo, però, a farsi trovare pronto all’appuntamento decisivo; il suo gol manda in paradiso il Chievo e punisce i biancocelesti oltre i propri demeriti

All. Maran 6
Arriva all’Olimpico con il chiaro intento di strappare un punto, ma porta a casa l’intera posta in palio: a volte la fortuna non aiuta solo gli audaci

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