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Negli undici iniziali della Roma, dopo l’impegno di Coppa Italia, si rivedono dal primo minuto Manolas e Perotti, mentre il tecnico dei sardi Rastelli conferma lo schieramento visto a San Siro contro il Milan, sacrificando Joao Pedro ed abbassando il raggio d’azione di Barella in favore di un centrocampo più folto. La mossa si rivela azzeccata, perché nel primo tempo la Roma arriva sulla trequarti ma sbatte di continuo sulle maglie bianche a strisce rossoblù. Ai giallorossi serve un episodio, che arriva nella ripresa con un cross di Rudiger, bravo a pescare il movimento di Dzeko che si infila alle spalle di Murru e con un piattone al volo trafigge Rafael. Il Cagliari, fino a quel momento ben messo in campo, non riesce a reagire con convinzione e, al contrario di quanto ci si potesse aspettare, cede ancora più campo alla Roma, che va più volte vicina al raddoppio. Il risultato però non cambierà più: la Roma supera 1-0 il Cagliari e resta in scia della Juventus.
ROMA (3-4-2-1)
Szczesny 6
Spettatore non pagante.
Rudiger 6.5
Per contrastare una sola punta tre centrali sono troppi, quindi il centrale tedesco viene spedito da Spalletti sulla corsia di destra con Bruno Peres che avanza il suo raggio d’azione. Sulla corsia non tradisce: mette in mezzo tanti palloni, fino a quando pesca la traiettoria giusta che permette a Dzeko di sbloccare il match.
Manolas 6
Puntuale, quando serve, nel tagliare lo spazio a Borriello (dal 90’ Vermaelen SV).
Fazio 6.5
È l’uomo più arretrato dei giallorossi, l’ultimo baluardo che è sempre nel posto giusto al momento giusto.
Bruno Peres 5.5
Sulla destra è un attaccante aggiunto, anche in avvio quando teoricamente era il quarto difensore sulla destra. Cala nella ripresa, quando regala tanti palloni agli avversari e quando sbaglia incredibilmente il tap-in del 2-0.
Strootman 5.5
Il suo primo tempo è fatto di continui inserimenti in avanti, ma a vuoto. È come se il centrocampista olandese non trovasse mai il suo posto in mezzo al campo.
De Rossi 6.5
Attento in fase di copertura, coraggio in quella di impostazione: quando si tratta di ripiegare lo fa con la puntualità di un orologio svizzero, quando si tratta di imbastire la manovra cerca spesso, forse con troppa insistenza, la giocata in verticale.
Emerson 6
In fase difensiva non rischia mai, in fase offensiva si vede poco. La sua è una partita silenziosa, con poche discese e poca sofferenza.
Nainggolan 6
Nel primo tempo il Ninja si perde tra le linee rossoblù e tiene fede al suo soprannome: resta nell’ombra. Nonostante la tanta sostanza fa più fatica del previsto nel trovare gli spazi giusti. Ma nella ripresa aumenta i giri del motore ed acquista fiducia in seguito ad un paio di giocate più convincenti (dal 87’ Paredes SV).
Perotti 6
È vivace e salta spesso e volentieri l’uomo, ma lo fa inutilmente. Nel complesso risulta troppo disordinato e poco concreto: l’ex Genoa, questa sera, è tanto fumo e poco arrosto. Meglio nella ripresa (dall’81 El Sharaawy SV).
Dzeko 6.5
Quando può cerca la profondità, spesso va incontro per poi scaricare. Attacca bene gli spazi e fa valere la sua stazza fisica, come quando Murru non riesce a spostarlo ed il cigno di Sarajevo sbatte in rete il cross di Rudiger. Aveva sciupato l’unica grande chance del primo tempo, ma si fa perdonare alla prima occasione utile. Il gigante bosniaco è una presenza costante in area di rigore.
All. Spalletti 6
Il Cagliari crea un muro in mezzo al campo, il tecnico toscano se ne accorge e dopo soltanto un quarto d’ora passa alla difesa a quattro. L’idea è giusta, ma davanti la superiorità numerica non si riesce comunque a creare, forse più per i meriti della formazione ospite che per i demeriti della sua Roma. I suoi comunque continuano ad insistere, fino a quando non arriva la palla giusta sui piedi di Edin Dzeko.
CAGLIARI (4-5-1)
Rafael 5.5
Nel primo tempo deve soltanto badare alle uscite, ma in alcune occasioni non sembra sicuro. Salva il passivo prima su una conclusione di Perotti poi su una zuccata di Dzeko.
Pisacane 6.5
Perotti o Nainggolan non fa differenza: il terzino rossoblù morde chiunque passi dalle sue parti (dall’82’ Faragò SV).
Ceppitelli 6.5
Monumentale al centro della difesa.
Bruno Alves 6
Insieme al compagno di reparto, fa buona guardia senza badare all’estetica.
Murru 5.5
Virtù: più coraggioso del collega nell’altra corsia nel tentate sortite in avanti. Vizio: troppo leggero in fase di copertura, come quando in occasione del goal si fa infilare da Dzeko e non riesce più a recuperare posizione.
Isla 6
La catena con Pisacane funziona: sulla corsia di destra gli spazi sono intasati. Non è un caso se da quelle parti le sovrapposizioni di Emerson risultano innocue.
Dessena 6
Tanta quantità in mezzo al campo, anzi, in fase di copertura. Non si vede mai in proiezione offensiva, ma non è un dramma. Quando si tratta di dover recuperare il risultato, Rastelli lo richiama (dal 66’ Joao Pedro 4.5: il suo ingresso non influisce sul peso offensivo del Cagliari. Nel recupero si becca un rosso diretto per un calcione su Strootman molto ingenuo dettato dal nervosismo).
Tachtsidis 6
Il playmaker del Cagliari gestisce la sfera spesso in orizzontale, senza prendersi troppi rischi. Ordinato e ordinario.
Barella 6.5
Schierato più in basso del solito, il classe ’97 fa una partita di grande sacrificio in mezzo al campo: rincorre sempre i centrocampisti giallorossi, spesso con successo. Poi è rapido nello scaricare e nel tentare di gettarsi in avanti.
Farias 6.5
Primo tempo sempre sul pezzo: ogni volta che ha la palla giusta riesce a ripartire. Nella ripresa appare ancora più vivace, quando in un paio di circostanze riesce finalmente ad arrivare dentro l’area di rigore giallorossa. Il migliore dei suoi dal punto di vista tecnico (dal 72’ Sau SV: entra nel momento peggiore dei suoi).
Borriello 5.5
Ha un problema nel riscaldamento, ma stringe i denti e parte dall’inizio. Forse consapevole che, almeno nel primo tempo, avrebbe giocato soltanto un paio di palloni. Nella ripresa ci prova con più insistenza, ma le sue conclusioni vengono sempre murate dalla retroguardia giallorossa.
All. Rastelli 6
Pronti via e otto giocatori del Cagliari ad attaccare: l’avvio della squadra rossoblù fa subito intuire che per la Roma non sarà una serata tranquilla. Chiede ai suoi di stare alti, dato che le idee chiare quando si tratta di ripartire ci sono. I pericoli creati dalle parti di Sczcesny sono pari a zero, ma la Roma fatica e non poco nel sbrogliare la matassa.