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Un rimaneggiato Pescara arriva al San Paolo per difendere il pareggio e portare a casa un punto di prestigio: il fortino nel primo tempo regge fin troppo bene, con il Napoli che non riesce a creare nitide occasioni e sbatte, in maniera quasi ossessiva, sul muro eretto dalla difesa ospite. Ma ad inizio ripresa arriva l’episodio che sblocca il match: Tonelli svetta più in alto di tutti ed insacca sugli sviluppi di un calcio di punizione. Il Pescara accusa il colpo, il Napoli viaggia sul velluto: poco più tardi Zielinski, uno dei migliori in campo, lancia Hamsik che firma la rete del raddoppio. La seconda frazione è un totale dominio partenopeo, con il Napoli che sfiora più volte la terza rete, che arriverà grazie al dodicesimo sigillo in campionato di Mertens. L’unico squillo ospite è di Gilardino, che però spreca un regalo di Strinic e non riesce a riaprire il match. All’ultimo minuto arriva la rete della bandiera per il Pescara: dagli undici metri Caprari rende un po’ meno amara la sconfitta. Si conferma una squadra solida quella partenopea, al terzo posto in classifica, mentre gli abruzzesi, relegati all’ultima piazza della graduatoria, hanno raccolto la miseria di due punti nelle ultime undici uscite.
Queste le nostre pagelle
Napoli (4-3-3):
Reina 6Â Inoperoso.
Hysaj 6Â Attento in occasione di qualche disimpegno, presente in zona offensiva. Atterra Mitrita in area a tempo praticamente scaduto.
Albiol 6 Puntuale nell’allontanare gli spioventi ed i lanci lunghi che arrivano dalle sue parti.
Tonelli 7 Ordinaria amministrazione nel primo tempo. Il Napoli non riesce a sfondare ma, come con la Sampdoria, ci pensa lui a risolvere la situazione, stavolta con un’incornata sugli sviluppi di un calcio di punizione.
Strinic 5.5 Sale spesso in avanti e cerca di dialogare con i compagni. Lancia ingenuamente Gilardino a tu per tu con Reina, per sua fortuna la mira dell’attaccante ex Empoli è incredibilmente imprecisa (dall’86’ Maggio sv).
Zielinski 6.5  L’ex Udinese è uno dei migliori in campo: avvia spesso la manovra a centrocampo, cercando di innescare i compagni e di inserirsi nei pochi spazi disponibili. Fornisce l’assist per il piattone di Hamsik che chiude la partita (dal 65’ Allan 6.5: entra subito in partita, dà il via all’azione e fornisce l’assist per la rete che vale il 3-0).
Jorginho 6Â Fa fatica ad impostare in mezzo al campo, ma ad inizio ripresa disegna da un calcio piazzato la traiettoria perfetta che pesca la testa di Tonelli sul secondo palo. Sul 2-0 colpisce una traversa con un gran destro da fuori.
Hamsik 7 Il capitano azzurro prende spesso l’iniziativa e cerca di trascinare i suoi. Trova il giusto premio nella gioia personale che vale il raddoppio per il Napoli.
Callejon 6 Lo spagnolo, ben chiuso dalla difesa ospite, si dà da fare sull’out di destra ma fatica a trovare spazi. Si crea qualche occasione importante, ma non riesce a finalizzare come quando a tu per tu con Bizzarri spara addosso all’estremo difensore.
Mertens 7 Nella prima frazione l’attaccante belga è il più attivo dei suoi: prova spesso a mettersi in proprio, ma viene controllato a vista dalla gabbia di difensori abruzzesi che spesso sono costretti ad atterrarlo. Come quando si procura il calcio piazzato sui quali sviluppi si sbloccherà il match. Sbaglia la rete del 3-0 a porta vuota, ma si rifà poco dopo quando recupera palla e conclude l’azione infilando per la terza volta Bizzarri.
Insigne 6 Tenta di sbrigliare la matassa dalla sinistra, ma anche lui non riesce a spaccare la partita. Va a segno nel primo tempo, ma in posizione di fuorigioco. Sale nella ripresa quando il Napoli, dopo il doppio vantaggio, viaggia sul velluto (dall’80 Giaccherini sv).
All. Sarri 6 Nel primo tempo non si contano vere e proprie occasioni da goal: il suo Napoli è lento e macchinoso, imbrigliato da un ordinato Pescara. Nell’intervallo scuote i suoi, che ad avvio ripresa trovano un micidiale uno-due che chiude la partita.
Pescara (3-5-2)
Bizzarri 5.5 L’estremo difensore argentino legge bene le situazioni di pericolo e controlla le conclusioni dalla distanza. Salva il passivo più volte su Callejon e su Insigne, non può nulla in occasione delle tre reti subite.
Crescenzi 6Â Discreta prestazione per il difensore ex Perugia, che nel primo tempo contribuisce a respingere gli attaccanti partenopei.
Zuparic 5.5 Inizialmente assente nella lista dei convocati e richiamato all’ultimo a causa dell’emergenza difensiva, il centrale croato risponde presente difendendo con parecchia intensità . L’unica pecca è l’eccessiva aggressività : sono troppi i falli commessi.
Coda 6.5 Nonostante qualche intervento precipitoso, il centrale ex Udinese si oppone spesso con successo ed autorevolezza agli attaccanti avversari. È il migliore nella retroguardia pescarese.
Benali 5.5 Buona prestazione nel primo tempo sulla corsia di destra, ma nella ripresa è lui a perdersi Hamsik in occasione della seconda rete partenopea.
Cristante 6Â Il centrocampista scuola Milan fa il suo: recupera con prepotenza palloni in mezzo al campo.
Bruno 6 In mezzo al campo è bravo e puntuale nel tenere d’occhio i movimenti di Mertens (dal 64’ Fornasier 5.5: tenta di opporsi come può, come quando salva una conclusione pericolosa sulla linea).
Memushaj 5.5Â Lotta in mezzo al campo e cerca di lanciare gli attaccanti, ma con scarso successo.
Verre 5.5 Buon primo tempo per il centrocampista classe ’94, ma nell’episodio che sblocca il match è proprio lui ad essere sovrastato da Tonelli nel gioco aereo (dal 70’ Mitrita 6: è lui ad inserirsi all’ultimo minuto e a procurare il calcio di rigore trasformato da Caprari).
Caprari 6.5 Tanta sostanza per l’attaccante scuola Roma, che nel primo tempo dà un grande contributo in fase di copertura e, quando può, tenta di pungere. Meritata la gioia personale dagli undici metri.
Gilardino 5 L’ultimo acquisto del Pescara fa un buon lavoro di pressing, ma sulla prestazione pesa l’errore clamoroso davanti a Reina che non permette agli abruzzesi di riaprire il match (dal 70’ Cerri sv).
All. Oddo 5 Il Pescara che si presenta al San Paolo è ordinato e molto aggressivo sul portatore di palla: l’avvio è feroce, col passare dei minuti il Napoli prende le misure ma fatica a scardinare il muro di maglie blu. Ma dopo un buon primo tempo il fortino crolla ed il Napoli sale in cattedra.