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Il girone di andata di Serie A 2021/2022 si chiude con l’Inter capolista e con Milan, Napoli e Atalanta in zona Champions League. Deludono Juventus, Roma e Lazio mentre Fiorentina e Torino sono le squadre più migliorate con ben undici punti in più rispetto alla scorsa stagione. In zona salvezza le sorprese sono Empoli e Venezia.
PAGELLONE
INTER 9
Con un ottavo di finale e cinque punti in più nonostante un Lukaku e un Hakimi in meno. I cavalli vincenti si vedono all’arrivo ma al giro di boa Simone Inzaghi è riuscito contro ogni aspettativa a fare meglio di Conte. Superata quota 100 gol in un anno solare, sette vittorie consecutive hanno chiuso il girone di andata. Difficile fare meglio. Difficile pronosticarlo.
MILAN 8
Quarantadue punti sono tanti, uno in meno dell’anno scorso. Così va contestualizzato il secondo posto, anche alla luce dei tanti problemi fisici che condizionano la squadra di Pioli, ora chiamata a fare i conti con la lunga assenza di Kjaer.
NAPOLI 7
Sette punti in otto partite dopo aver dominato la prima metà del girone di andata. Le uniche due vittorie dell’ultimo mese e mezzo sono arrivate in due delle sfide più impegnative, contro Lazio e Milan. Le prime due posizioni ora sono scivolate dalle mani, anche per via dei tanti infortuni. Ma Spalletti ha 5 punti in più del Gattuso della scorsa stagione.
ATALANTA 7.5
Gasp migliora se stesso: 2 punti in più rispetto al 2020/2021. Ma il rendimento casalingo è preoccupante: l’Atalanta è dodicesima per punti in casa e il Gewiss Stadium sembra aver perso la sua natura di ‘fortino’.
JUVENTUS 5
Cinque, come i punti in meno rispetto a Pirlo. A questo punto della stagione, nel 2020/2021, si parlava già di esonero. Un anno dopo Allegri ha addirittura qualcosa in meno in classifica del suo predecessore. Il quarto posto dista quattro punti, si può fare. Quel che ha marchiato il girone di andata è la mancanza di gol: la Juventus ha il peggior attacco della prima metà di classifica.
ROMA 5.5
Lecito aspettarsi di più ma, complice l’infortunio di Spinazzola e l’addio a zero di Dzeko, la Roma ha dovuto investire risorse su ruoli che ad inizio mercato non intendeva rinforzare, lasciando di conseguenza altre posizioni scoperte. Mourinho lo dice, la sua rosa è limitata e il mercato di gennaio può essere decisivo. Grande vittoria a Bergamo, ma quattro giorni dopo l’esame di maturità con la Sampdoria è stato completamente sbagliato.
FIORENTINA 7.5
Undici punti in più rispetto alla scorsa stagione, squadra più migliorata del campionato insieme al Torino. Vincenzo Italiano ha dato ai viola l’identità che mancava da tre anni. Ora si può lavorare serenamente. E se Vlahovic si convince a rinnovare, può essere anche aperto un ciclo estremamente competitivo nell’immediato.
LAZIO 5.5
Tanti tratti in comune con la Roma. La rosa è tutt’altro che completa e nel pieno di una rivoluzione rispetto alle precedenti gestioni. Sarri vuole ringiovanire la rosa ma c’è bisogno di tempo e il doppio impegno europeo non ha aiutato. Pedro il trascinatore, Cataldi il simbolo di una squadra senza gerarchie diverse da quella del lavoro quotidiano.
EMPOLI 8
Ventisette punti al giro di boa era uno scenario che neanche il più ottimista dei tifosi avrebbe immaginato. Trenta gol fatti e trentaquattro subiti. Funzionano tutti i reparti e non esistono titolari. Chi gioca, fa bene. La miglior stagione di Andreazzoli.
BOLOGNA 6.5
Mihajlovic è nella prima metà della classifica in linea con gli obiettivi e l’ha raggiunta col cambio modulo. Decisivo il passaggio al 3-4-2-1, azzeccatissimi gli acquisti di Theate e Arnautovic.
TORINO 7
In tempi normali si parlerebbe di ‘compitino’. Ma il Toro veniva dall’incubo retrocessione e fare 11 punti in più rispetto alla scorsa stagione è già un 7 in pagella. Ma è un voto più per Juric, la rosa nei singoli può fare molto di più, aspettando Belotti.
HELLAS VERONA 7
Prendere una squadra a zero punti e proiettarla a +13 dalla zona salvezza. Obiettivo riuscito per Igor Tudor che nel segno della continuità con Juric ha dato vita ad una striscia positiva senza Zaccagni e Lovato.
SASSUOLO 6
Sei punti in meno rispetto alla scorsa stagione, ma sul campo ne avrebbe meritati di più. E’ l’inizio di un nuovo ciclo, oggi il Sassuolo è più verticale e nelle ultime uscite è apparso più solido. Boga sembra ai margini e Dionisi ha risolto il nodo della coabitazione di Raspadori e Scamacca con successo.
UDINESE 6
Gotti, già in bilico in estate, non è arrivato all’anno nuovo nella stagione del post De Paul. Spazio ad un’altra soluzione interna come Gabriele Cioffi che in due partite ha conquistato quattro punti. Squadra a +9 dalla salvezza. Per il salto di qualità è ancora presto.
SAMPDORIA 5.5
Dicembre apre un’altra prospettiva per i blucerchiati. Nel bene e nel male, visto che è il mese dell’arresto di Ferrero. Ma ci sono anche cinque punti in tre partite che allontanano la zona calda. Manca Damsgaard praticamente da inizio stagione e Gabbiadini ha trovato continuità solo nelle ultime settimane. Ma si poteva fare di più.
VENEZIA 7
Una delle sorprese stagionali è proprio la squadra di Zanetti che non ha i punti dell’Empoli ma ha la stessa convinzione e sicurezza nelle proprie idee di gioco. Centrocampo competitivo con Busio tra i migliori mentre in attacco Aramu è il trascinatore.
SPEZIA 6
Thiago Motta ha iniziato la stagione con più indisponibili che disponibili. Una prima quadratura sembra essere stata trovata a dicembre, con un 3-5-2 che convince di più del sistema precedente. La vittoria sul Napoli è preziosissima in chiave salvezza. Ma manca un bomber da 10 gol.
GENOA 4
Il passaggio societario non ha aiutato ma ha portato entusiasmo. Il cambio da Ballardini a Shevchenko non ha avuto effetti immediati, anche per i tanti infortuni. La coppia titolare d’attacco formata da Destro e Caicedo non si è praticamente mai vista in campo. Pessimo girone d’andata, ma tanti alibi.
CAGLIARI 4
Giulini continua ad investire su calciatori pronti e fatti come Strootman, Keita Balde, Dalbert. Ma anche questa stagione mette il Cagliari di fronte alla dura prova salvezza. Esonerato Semplici, con Mazzarri la musica non è cambiata. Serve una rivoluzione e un cambio di strategia, anche se gli infortuni (ancora una volta Rog fuori per tutta la stagione) sono un problema ormai insostenibile. Ma non è un caso se un giovane come Bellanova sia una delle poche note liete della stagione.
SALERNITANA 4
Si poteva fare poco di più con una rosa inadatta al massimo campionato. Le vicende societarie hanno influito e l’esonero di Castori è uno dei più inspiegabili degli ultimi anni.
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