Il weekend della 15esima giornata di Serie A è stato piuttosto particolare. Per la prima volta in stagione la Juventus ha perso, ma più in generale sono state diverse le partite con un esito controverso, caratterizzate da colpi di scena ed interventi della VAR piuttosto frequenti. Sono stati insomma tre giorni di grande calcio, che ci hanno lasciato delle indicazioni interessanti.
Tutto è iniziato con il pareggio di venerdì sera tra Inter e Roma. È stato uno zero a zero che ha premiato la personalità dei giallorossi, mai particolarmente pericolosi durante la gara ma costantemente alla ricerca del palleggio, anche nei momenti più difficili della partita. I nerazzurri hanno molto poco da recriminare a se stessi: la stanchezza inizia a farsi sentire anche per la coppia perfetta Lukaku-Lautaro e il risultato non è altro che una certificazione dell’appannamento di due dei giocatori più utilizzati in stagione. Non è un momento semplice per il Biscione, che finora se l’è cavata nonostante le tante assenze. Guai però ad abbassare la guardia, con un calendario così insidioso: prima della fine dell’anno l’Inter dovrà vedersela con Barcellona, Fiorentina, Genoa e Napoli. Sarà un test molto importante.
Un test molto importante era anche quello della Juventus, chiamata al contro-sorpasso sul campo della Lazio, forse la squadra più in forma del campionato. E proprio nel momento della partita in cui i bianconeri sembravano essere in controllo è arrivato l’episodio che ha sterzato la gara, quell’espulsione di Cuadrado che i biancocelesti sono stati abilissimi a sfruttare. Insomma aldilà del merito della partita, che comunque i campioni d’Italia non hanno giocato male, va sottolineato che si fa sempre più largo l’idea di una Juve fragile, ancora incapace di fare propri gli ideali di Sarri. Il tecnico di recente ha fatto sapere di aver avuto poco tempo per allenarsi sugli schemi e i princìpi a lui cari – e considerando che comunque i risultati ottenuti dalla Signora finora sono ottimi, è sacrosanto dare ancora un po’ di tempo ad un allenatore che non ha più nulla da dimostrare. Da sottolineare invece la grande crescita di una Lazio che giusto qualche mese fa, sempre in casa propria contro la Juventus, era stata capace di perdere una partita dominata. Saper aspettare e gestire gli episodi è la prerogativa principale di una grande squadra e i ragazzi di Inzaghi, in questo momento, sono probabilmente la migliore tra le concorrenti al terzo e quarto posto.
Ed è proprio la corsa Champions il terzo grande argomento di questo turno. È la corsa di Atalanta e Cagliari, che si confermano due delle squadre più pazze e contemporaneamente difficili da battere del campionato. Ma se ormai per la Dea è accertato che questo squilibrio di fondo sia legato all’idea di gioco di Gasperini, per i sardi probabilmente non è così. La squadra di Maran non può permettersi dei cali di tensione, salvo pagarli carissimo, come si era visto settimana scorsa contro la Samp e ieri contro il Sassuolo: e in una corsa all’Europa così fitta non cogliere l’opportunità del pari della Roma è qualcosa che pesa. Dall’altro lato, va elogiato lo spirito di una squadra capace ancora una volta di rimontare uno svantaggio ampio, trovando in Daniele Ragatzu l’eroe improvvisato di questa domenica.
E chissà che nella corsa alla Champions non faccia in tempo ad aggiungersi qualcun altro. Qualcuno come ad esempio il Napoli, che però in campo continua a lasciare sensazioni molto lontane rispetto a quelle degli ultimi anni. Anche a Udine gli azzurri hanno confermato di essere una squadra poco motivata e confusa, che trova il gol quasi per inerzia ma non ha quella forza che ha mostrato di avere nei big match di questa stagione. Come già detto, Ancelotti deve prima di tutto ricostruire delle motivazioni per questa squadra: dovesse riuscirci (ed è tutt’altro che semplice), il resto verrà da sé. In risalita, invece, le quotazioni del Milan: a Bologna i rossoneri hanno ottenuto la seconda vittoria consecutiva (non succedeva da agosto). La zona europea è ancora lontana ma tra Hernández, Bonaventura e Suso le buone notizie per Pioli iniziano ad essere parecchie. Il Diavolo è atteso da Sassuolo, Atalanta, Sampdoria e Cagliari prima della fine del girone: dovrà rispondere bene in queste partite, per aggiustare una stagione che ad un certo punto sembrava già finita.