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Dopo il raggiungimento delle undici vittorie consecutive da parte della nazionale italiana, il calcio italiano si rituffa nel suo campionato, con i tre anticipi della tredicesima giornata (Atalanta vs Juventus, Milan vs Napoli e Torino vs Inter) che hanno confermato dei punti focali in cui ci si era imbattuti nelle precedenti giornate.
Un sabato del calcio all’insegna del tema del ritorno, da suddividere in tre punti focali nelle tre partite disputate in questo sabato 23 novembre 2019:
1. IL RITORNO DEL SUCCESSO DELLA JUVENTUS A BERGAMO
Atalanta vs Juventus, la partita delle 15:00, ha mostrato chiaramente il grandissimo periodo di forma che stanno attraversando Gonzalo Higuain e Paulo Dybala sotto la guida di Maurizio Sarri. Il primo era reduce da una stagione pessima al Milan e al Chelsea, sembrava ormai spogliato di stimoli per tornare a giocare ad alti livelli, ma il Pipita ha risposto con furore e orgoglio e appare rinato grazie all’allenatore con il quale ha segnato 36 gol in 35 partite nella Serie A 2015-2016 (la migliore della sua carriera). Gonzalo Higuain diventa quindi un riferimento imprescindibile per la Juventus, un giocatore che dispensa giocate di grandissima classe, una sostanza davvero notevole per tutto il campo.
E nonostante i suoi gol siano paradossalmente pochi (5 in 15 partite, media da un gol ogni tre partite), il suo pacchetto prestazionale è di spessore davvero molto alto, per non parlare della ritrovata incisività in campionato, che ha consentito, con una doppietta e un assist, di sconfiggere il tabù di Bergamo, con due gol che mettono in mostra il suo istinto realizzativo. Inoltre, nelle ultime quattro partite, ha messo la firma in 6 reti bianconere (2 gol e 4 assist).
Paulo Dybala, invece, dopo l’ultima stagione sotto la gestione di Massimiliano Allegri, che l’aveva visto giocare come trequartista rifinitore e che l’aveva visto concludere la stagione con uno score misero dal punto di vista realizzativo (appena 10 gol in 42 partite), ha ritrovato finalmente la sua vena realizzativa, con 6 gol e 3 assist in 15 partite, oltre che un rendimento costantemente elevato, per un giocatore dal talento cristallino che nel suo ruolo originale, quello di seconda punta, sembra essere tornato ad essere decisivo per le sorti della Juventus.
Inoltre, la partita ha mostrato la natura coriacea della Vecchia Signora, in affanno per la maggior parte della partita contro gli assalti bergamaschi, ma che ha trovato in De Ligt un giocatore in costante crescita di rendimento dopo le difficoltà di inizio stagione. L’Atalanta invece ha dovuto convivere ancora con i suoi fantasmi dovuti ai problemi della retroguardia, che ha subito ben 21 gol, con la Juventus che torna a vincere a Bergamo dopo tre anni e mezzo dall’ultima volta.
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2. IL RITORNO DI JACK BONAVENTURA
Lo scontro di San Siro, delle 18:00, ha invece mostrato i problemi enormi di due squadre che ormai non possono fare altro che affacciarsi al passato per avere la gloria. Del Milan, dopo un lento ed inesorabile declino che l’ha visto coinvolto negli ultimi dieci anni, c’è solo quell’applauso scrosciante e memorabile dedicato a Carlo Ancelotti, unico sussulto di orgoglio in una stagione che vede i rossoneri appena sopra alla zona retrocessione.
Al Napoli invece, dopo lo scudetto sfiorato nel 2017-2018 con 91 punti, è iniziato un declino che lo vede coinvolto in una gravissima crisi di risultati oltre che di gioco, con appena 22 gol segnati, 16 subiti e un misero settimo posto con 20 punti in 13 partite, risultati ben lontani dalle aspettative del tifo partenopeo che sta attraversando un periodo abbastanza complicato.
Milan vs Napoli non è stato uno spettacolo degno del biglietto, è stata una partita colma di errori tecnici da entrambe le parti, che ha visto gli spunti interessanti di Krunic per il Milan e di Lozano per il Napoli, ma che ha anche mostrato in maniera inequivocabile la paura di perdere di entrambe le compagini, che ne ha limitato considerevolmente le idee di gioco.
Ma Milan vs Napoli è stata anche la partita del ritorno di Jack Bonaventura, una delle poche note positive del Milan degli ultimi cinque anni, che è tornato dall’ennesimo infortunio, con una prestazione importante, migliorando la qualità del centrocampo rossonero con estro e fantasia, caratteristiche che dalle parti del Diavolo ormai divenuti un vero e proprio tabù. Il suo gol del pareggio rossonero è splendido quanto folgorante, con un destro violento sotto l’incrocio, un gol deciso come il suo ritorno al servizio per la causa rossonera, per un giocatore sfortunato che però per il Milan ha sempre dato tutto, un ritorno che regala una piccola speranza all’ormai rassegnata tifoseria del Milan.
3. L’INTER RITORNA A VINCERE A TORINO
Dopo aver rotto un tabù che durava da tre anni con il Sassuolo, l’Inter supera anche i fantasmi del Torino, vincendo in casa granata dopo quattro anni dall’ultima volta, con una prestazione davvero solida per blindare la distanza di -1 dalla capolista Juventus.
Un’Inter che riesce, nonostante la difficile praticabilità del terreno di gioco a causa delle precipitazioni, ad esprimere il suo gioco, sfruttando le ripartenze orchestrate da un Brozovic superlativo che soprattutto nel primo ha dettato legge a centrocampo, ripartenze poi finalizzate dai soliti Lukaku e Lautaro, che si dimostrano una delle coppie offensive più prolifiche in Europa in questa stagione, con ben 16 gol segnati in due (10 del belga e 6 dell’argentino).
Un’Inter che si coccola anche il suo De Vrij, ormai ritrovato dopo le difficoltà della passata stagione, con un pacchetto prestazionale che ha l’ha visto come assoluto ed indiscusso Leader della difesa interista, venendo premiato proprio oggi con un gol da grande opportunista, un gol che mancava dalla passata stagione.
Conte può quindi blindare il suo secondo posto e la sua corsa alla Juventus ai vertici del campionato, con 34 punti frutto di 11 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta e, soprattutto, una vittoria a Torino che mancava da tanto tempo e uno score superlativo dell’Inter fuori casa.
Per il Torino, invece, prosegue la sua stagione complicata all’insegna delle difficoltà difensive, con ben 20 gol subiti in 13 partite, oltre che gravi difficoltà nel trovare la vittoria in casa in questa stagione, un problema che già era preesistente da prima del confronto contro l’Inter (inevitabilmente superiore).
Tre anticipi, quindi, che hanno offerto tre spunti importanti per il proseguimento del campionato italiano e per le sorti delle stagioni delle squadre coinvolte.
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