Il Napoli espugna la Dacia Arena battendo l’Udinese nella nona giornata di Serie A 2018/2019 e accorcia a -4 sulla Juventus. Il primo tempo del match è totalmente di marca partenopea, con il destro a giro del Fabian Ruiz (14’) che concretizza un vantaggio meritato e mai davvero in discussione. L’Udinese esce dal guscio nella ripresa, ma qualche lampo di Lasagna è troppo poco per impensierire Karnesiz. Il Napoli amministra il vantaggio senza patemi e nel finale la chiude dal dischetto con la terza rete stagionale di Mertens (82’) e col gol-lampo del neoentrato Rog (86’). Il Napoli centra la settima vittoria in campionato e rosicchia due punti alla Juventus, mentre l’Udinese incappa nella quarta sconfitta di fila: campanello d’allarme per Velazquez?
LE PAGELLE
Udinese (3-5-1-1)
Scuffet 5
In avvio si prende un rischio inutile impostando male con i piedi. Non può nulla sul destro piazzato di Fabian Ruiz, qualche responsabilità sul destro di Rog.
Troost-Ekong 4.5
Da un suo (doppio) errore in disimpegno nasce la rete del vantaggio partenopeo. Costantemente in netta difficoltà, viene richiamato in panchina prima della fine della prima frazione: sostituzione punitiva? (35’ Opoku 6: l’Udinese nella seconda frazione migliora e prende campo: lui tiene botta).
Nuytinck 6
È lui l’ultimo baluardo bianconero: sprezzante nell’allontanare la minaccia, ci mette la pezza più volte.
Samir 5.5
Esce dal blocco difensivo con i tempi giusti e mette il piedone senza paura. La pressione però è tanta e lui rischia un autogol clamoroso: prestazione tutta cuore e muscoli, ma in costante apprensione.
Pussetto 5
È un’ala e si vede: come quinto di centrocampo va in difficoltà, se poi davanti c’è l’asse Hysaj-Zielinski tutto si complica ulteriormente. L’occasione del pari capita tra i suoi piedi, ma si impappina e viene chiuso prepotentemente dai centrali azzurri.
Fofana 5
È l’unico in avvio che sembra poter contrastare il centrocampo azzurro, ma quando Fabian Ruiz sale in cattedra lui alza bandiera bianca. Gestisce inoltre troppi palloni in maniera insicura.
Behrami 5
Un birillo di fronte a Fabian Ruiz, che lo salta con semplicità disarmante prima di liberare il destro sull’angolino lontano. Tenta di recuperare con qualche buon ripiegamento (68’ Barak 5.5: non riesce ad incidere in fase offensiva).
Mandragora 5
Lascia ad Allan tutto il tempo del mondo per ragionare e per giocare il pallone.
Larsen 5.5
Callejon gli scappa via più volte, poi lui prende le misure e cerca di fare capolino nella metà campo avversaria.
De Paul 5.5
Rende di più da seconda punta che da esterno: collega bene i reparti, sa far girare il pallone e sostiene bene Lasagna. Palla al piede però tende a strafare e perde palloni sanguinosi.
Lasagna 6.5
Quando mette il turbo crea sempre apprensione alla retroguardia azzurra, a cui sfugge ogni volta che ne ha l’occasione. Karnezis gli sbarra la strada più di una volta. È l’unico tra le sue fila che questa sera dà l’impressione di poter cambiare qualcosa.
All. Velazquez 5
Ha paura del Napoli e sperimenta, per la prima volta in stagione, un accorto 3-5-2. Il suo Udinese però non è abituato ed in campo si vede: Fabian Ruiz trova subito una rete spettacolare e da lì in poi è tutto tremendamente in salita, col Napoli costantemente padrone del gioco e l’Udinese a rincorrere.
Napoli (4-4-2)
Karnezis 6.5
Spegne più volte e con reattività la miccia Lasagna, il pericolo principale per la sua porta. Evita guai.
Malcuit 6,5
Pimpante nel sovrapporsi e nell’appoggiare la manovra offensiva, fino al novantesimo. Il penalty del 2-0 nasce da un suo spunto.
Albiol 5.5
Si addormenta al primo pallone e lascia campo libero a Lasagna, che ci prende gusto e gli ruba qualche metro a più riprese.
Koulibaly 6.5
I palloni alti sono tutti i suoi. La sua fisicità nel cuore della difesa è determinante.
Hysaj 6
Puntuale nel sovrapporsi a Zielinski. La catena di sinistra va che è una meraviglia.
Callejon 6.5
È vivo e ci prova due volte da fuori, poi rallenta e si rivede sul finale quando guadagna il calcio di rigore.
Allan 7
Palla al piede, è il Jorginho di Ancelotti. Senza palla, pressa in maniera furibonda in ogni zona del campo.
Zielinski 6.5
Causa l’infortunio di Verdi si sposta subito sulla sinistra e fa vedere tante buone cose: tra dribbling, appoggi ed inserimenti non sta fermo un attimo (85’ Rog 6: pronti via e trova la sua prima rete stagionale).
Verdi SV
Si arrende dopo pochi giri di lancette per un dolore all’inguine (4’ Fabian Ruiz 7: entra a freddo, regna in mezzo al campo e poi la sblocca con uno strepitoso destro a giro: il suo impatto sul match è devastante)
Milik 6
Lavora benissimo spalle alla porta e offre sempre una valida alternativa alla manovra offensiva della sua squadra (74’ Hamsik 6: porta più lucidità nella gestione del pallone e dunque nell’amministrazione del vantaggio).
Mertens 6.5
Nella prima frazione trova qualche guizzo e ci prova col suo destro a giro. Ripresa più faticosa e con meno spunti, fino al destro glaciale dal dischetto che chiude il match.
All. Ancelotti 7
Entra Fabian Ruiz e segna, entra Rog e segna, Verdi si fa male ma non salta nessuno schema: chiunque gioca va a mille. Il merito è tutto suo, del tecnico di Reggiolo, che ha stravolto il modus operandi di Sarri senza perdere nulla a livello tecnico-tattico: la nona formazione diversa in nove giornate gli garantisce la settima vittoria.