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Dimenticate il Var protagonista e i gol al 95′ di venerdì. Il mese di settembre inizia all’insegna del rispetto dei pronostici con un sabato equilibrato che ha visto Inter e Juventus sbarazzarsi di Bologna e Parma. Tre punti quindi negli anticipi della terza giornata di Serie A per la Juve e per quella che sembra poter tornare con le carte in regola per fregiarsi del titolo di anti Juve. L’unica notizia della giornata è anche quella della settimana scorsa e di quella ancora precedente: Cristiano Ronaldo non ha segnato.
ECCO RADJA – Dopo un punto in due partite, non c’era campo peggiore tra quelli di provincia rispetto a quello di Bologna. Vuoi per la presenza di un Pippo Inzaghi quasi in clima derby e una rosa, quella rossoblù, ancora a caccia della prima vittoria, la vittoria era necessaria ma non certo scontata. A complicare il tutto l’infortunio della coppia argentina: Icardi in tribuna, Lautaro in panchina. Dentro Keita Balde da prima punta che tanto bene fece con la Lazio contro il Bayer Leverkusen. Alle sue spalle Perisic, Nainggolan e Politano. E se l’ex Lazio fatica e spreca qualche occasione da gol, l’ex Roma fatica ma non fallisce l’unica chance che capita sui suoi piedi. L’1-0 passa proprio sui piedi del più atteso: gol, inchino al settore nerazzurro e l’amore è già sbocciato. Dopo un’ora di gioco con difficoltà sul piano del gioco e del ritmo, è il belga a dare il via alla vittoria nerazzurra. Dopo di lui, c’è il lampo di Candreva (Che attesa!) e il tris di Perisic, autore di una bellissima partita. “Non possiamo dipendere da un giocatore”. Spalletti lo aveva messo in chiaro: l’Inter non è solo Nainggolan e la partita di oggi lo ha dimostrato. Ma la prestazione del belga è la metafora della situazione attuale dei nerazzurra: magari non brillantissima ma cinica e concreta al momento giusto. Al termine di una settimana che per la prima volta aveva visto Spalletti in discussione, l’Inter riparte dall’uomo di fiducia di Spalletti: l’anti Juve può tornare ad esserlo davvero.
MATUIDI C’È’, CR7 NO – Chi lo avrebbe mai detto che dopo tre giornate di Serie A, Cristiano Ronaldo sarebbe stato ancora a quota zero gol. Proprio lui, quel numero 7 che non segna meno di 40 gol stagionali da otto stagioni. Chievo, Lazio e Parma uscite sconfitte ma con la piccola soddisfazione di aver tenuto a secco il fuoriclasse portoghese. In compenso la Juventus dimostra ancora una volta che il suo top player è lo spirito di gruppo, la capacità di soffrire e di rialzarsi, una resilienza con pochi paragoni in Europa. Matuidi e Mandzukic confermano uno stato di forma mostruoso e firmano i gol vittoria. Ma la sensazione è che per gli obiettivi stellari, servirà qualcosa in più. E quel gradino successivo, deve farlo l’uomo il cui digiuno per tre giornate fa notizia. Cristiano Ronaldo è pronto a prendersi la Juve e a scacciare il tabù Serie A.
INZAGHI E D’AVERSA, GEMELLI DIVERSI – I punti di Bologna e Parma sono gli stessi: 1. Quel che cambia è la cornice, il contorno che a questo punto della stagione è una discriminante importante per farsi un’idea di quale stagione potrà essere per le due squadre a caccia della salvezza. Sia chiaro: se Cellino nella stagione 2008-09 avesse esonerato Allegri dopo cinque sconfitte consecutive nelle prime cinque partite, oggi probabilmente non staremmo parlando di un allenatore che ha conquistato l’accesso a due finali di Champions League. Eppure un discorso per Pippo va fatto: il reparto offensivo del Bologna appare fin troppo sterile anche per una pretendente alla salvezza, zero gol in tre giornate appaiono difficili da accettare e le prossime avversarie sono Genoa, Roma e Juventus. Discorso diverso per il Parma di D’Aversa che perde ma convince: ingenuo, inesperto, a tratti folle e bello ma ha il pubblico dalla sua parte. E gli applausi del Tardini lo dimostrano. E poi c’è Gervinho che in A non segnava dal 2016 contro la Lazio in un derby: oggi torna in gol contro i bianconeri con un gol simile a quello in Coppa Italia proprio contro la Juve di qualche anno fa. L’ex Roma vuole essere il CR7 per la salvezza, le premesse sono buone.