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Non solo i tre punti. La Juventus batte la Fiorentina al Franchi per 3-0 e, oltre a lanciare un forte segnale alle dirette concorrenti per lo Scudetto, colleziona record e blinda imbattibilità. Massimiliano Allegri raggiunge quota quaranta punti in classifica, la cosiddetta ‘zona salvezza’ per le squadre di bassa classifica ma che per i bianconeri non è altro che il consolidamento di un record: nessuna squadra, dall’epoca della vittoria da tre, aveva mai realizzato così tanti punti dopo quattordici turni di campionato. Ma non solo: la Juventus mantiene l’imbattibilità in trasferta nell’anno solare 2018 e lo fa interrompendo la striscia casalinga senza sconfitte della Fiorentina di Stefano Pioli e segnando in una partita i gol che i viola avevano subito da inizio stagione al Franchi: tre, come i prossimi e durissimi impegni in campionato, vale a dire Inter, Torino e Roma. E poi c’è Cristiano Ronaldo, ormai oscurato dal collettivo (e complimento migliore non si potrebbe fare ai bianconeri): decimo gol in quattordici partite e doppia cifra già raggiunta per superare il malumore dopo lo spoglio dei voti per il Pallone d’Oro. L’ultimo a riuscire a raggiungere la doppia cifra in così poche giornate, all’esordio in maglia bianconera, fu John Charles nella stagione 1957-58. E Bentancur? L’ex Boca Juniors ruba la scena con una giocata magnifica in occasione dell’1-0 costruito, portato avanti e infine finalizzato con la classe di chi sembra sia ormai lanciato verso le orme dei grandi.
La quattordicesima giornata di Serie A si è aperto sabato 1 dicembre alle 15:00 con la sfida tra Spal ed Empoli. La squadra ospite, ancora segnata dai fini dettami tattici di Andreazzoli ma forgiata dal maggior cinismo di Iachini, sembra rispolverare i vecchi difetti di inizio stagione sprecando molto sotto porta. Allo Stadio Paolo Mazza è una sfida nella sfida tra due bomber di provincia: Francesco Caputo e Mirko Antenucci. Ma a sorridere è solo il primo che conferma il magnifico momento di forma firmando il settimo gol della stagione in risposta all’iniziale vantaggio di Kurtic di testa. Ed è proprio lo sloveno a ristabilire il nuovo pareggio dopo il 2-1 siglato da Krunic. Ma quali chiavi di lettura offre l’anticipo delle 15:00? La Spal torna negli spogliatoi dopo il duplice fischio tra i fischi del Paolo Mazza e trova la scossa paradossalmente dopo l’espulsione di Cionek, il migliore del reparto arretrato: in dieci uomini, in perfetta filosofia degna del miglior Nils Liedholm, la squadra di Semplici si esalta in inferiorità numerica e riesce a correggere una partita che si era messa malissimo. Gara a due volti per l’Empoli: il centrocampo (Traore, Bennacer, Krunic) farà gola a più di un grande club nella prossima sessione di mercato ma la retroguardia non è ancora all’altezza del massimo campionato. Spal ed Empoli si spartiscono un punto a testa e tornano a casa con qualche certezza e dubbio in più.
Ritrova certezze e scaccia dubbi invece la Sampdoria di Giampaolo che torna alla vittoria contro il Bologna di Filippo Inzaghi per 4-1. Dopo il derby, la Samp trova la prestazione perfetta consentendo una sola occasione agli avversari che la sfruttano per il momentaneo e illusorio pareggio. Straordinarie le prestazioni di Caprari, Ramirez e Quagliarella, autore di una doppietta a trentacinque anni. Alla sua età Filippo Inzaghi, tecnico del Bologna, terminò la stagione con sedici reti: statistiche ben superiori rispetto ai suoi giocatori sul fronte offensivo. Dopo quattordici giornate, il Bologna ha collezionato solamente undici punti. Troppo poco, stavolta Inzaghi rischia davvero: ad Empoli la gara della verità.