Un’altra delusione. L’Inter non riesce a cancellare lo zero dalla casella delle vittorie ed esce dal prato del Meazza al novantesimo nella versione mister Hyde già vista a Reggio Emilia dopo un primo tempo nelle vesti rassicuranti del dottor Jekyll. Merito di un Torino ben messo in campo, specie nella ripresa, quando come spiega lo stesso Mazzarri (che si regala una piccola vendetta dopo l’esonero di tre anni fa) è riuscito a vincere la timidezza dei primi quarantacinque minuti, e capace di rimontare due gol ai nerazzurri.
“L’ANTI-NESSUNO” – I meriti del Toro terminano dove si palesano diversi demeriti di un’Inter che fa fatica a reggere la pressione accumulata in un intero precampionato nel quale è stata designata come l’avversaria principale della Juventus per la lotta alla scudetto. I primi centottanta minuti dicono che la distanza tra le due squadre è già di cinque punti sui sei disponibili, e Spalletti deve immediatamente correre ai ripari per non rischiare di essere l'”anti-nessuno”, come lui stesso ha spiegato in conferenza: il rischio è quello di aver sovraccaricato l’ambiente quando tutto ciò di cui si aveva bisogno era un basso profilo. Nella serata del tutto esaurito a San Siro Perisic e De Vrij avevano illuso un po’ tutti nel primo tempo, chiuso con un 2-0 abbastanza meritato e che doveva lasciare tranquilli: così non è stato e il secondo tempo ha levato nuovamente il velo sui limiti di un’Inter ancora in rodaggio.
PUNTO DI NON RITORNO – Samir Handanovic è da sempre sinonimo di affidabilità, ma l’errore di oggi di fatto diventa il punto di non ritorno della partita dei nerazzurri: la sua uscita a vuoto regala il gol al Gallo Belotti, e il Toro si rinvigorisce come d’incanto e in pochi minuti trova il 2-2 con Meitè. Come contro il Sassuolo, subita la batosta l’Inter fa fatica a reagire in maniera organizzata, ma si lascia andare a delle folate offensive con la forza dei nervi e non della lucidità. Icardi, ancora a secco dopo due giornate, cestina all’ultimo istante l’opportunità da pochi metri, anche se al volo. L’altro Toro, Lautaro Martinez, entra solo nel finale e non riesce a incidere più di tanto e così i nerazzurri devono accontentarsi di un pareggio dopo una sconfitta, proprio come i piemontesi che però accolgono questo risultato con ben altro spirito. I bonus di inizio stagione sono finiti, l’Inter è rimandata a settembre e già attesa a Bologna per un esame complicato dopo un agosto deludente.