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Lo chiamano mercato di riparazione ma per il Milan, quello di gennaio, è stata la sessione di trasferimenti della svolta. La squadra di Gattuso batte l’Atalanta per 3-1 nell’anticipo della ventiquattresima giornata di Serie A all’Atleti Azzurri d’Italia e lancia un forte segnale in ottica quarto posto. Krzysztof Piatek e Lucas Paquetà escono dal campo ancora una volta con il titolo di migliori in campo: due gol per il primo, una prova di sostanza sia in fase di costruzione sia, a sorpresa, in quella difensiva per il secondo. E se per i tifosi rossoneri era ben lecito aspettarsi un funambolo, forse a volte troppo lezioso, mai avrebbero immaginato quella intelligenza tattica che i calciatori brasiliani faticano a trovare all’arrivo in Italia. Per il resto i dati parlano da soli. Nelle gare di campionato con la maglia del Milan Krzysztof Piatek detiene una percentuale realizzativa del 25%, superiore a quella dei tempi del Genoa (17%) mentre la difesa continua a confermarsi fortino inespugnabile anche fuori casa: da inizio dicembre ad oggi il Milan ha subito solo cinque gol in Serie A. E’ la riscossa di Gennaro Gattuso con la complicità di un mercato di gennaio mai così decisivo negli ultimi anni, non solo per il club rossonero. Insomma il mercato di gennaio fa sorridere il Milan che però trova modo anche di riscoprire qualche acquisto dell’era Mirabelli. Hakan Calhanoglu, dopo un periodo difficile, è tornato al gol nel momento più decisivo del big match con un tiro dalla distanza che rende onore al curriculum dell’attaccante turco. Tutti ingredienti che contribuiscono a rendere viva l’imbattibilità in trasferta ora giunta a sette partite, come nel 2013.
Doveva essere la prova del nove, Gasperini deve accontentarsi di un otto. Piccolo stop nella corsa al sogno Champions per i bergamaschi senza lampi dei singoli nell’arco dei novanta minuti. E per l’Atalanta la sfida dell’Atleti Azzurri d’Italia è stata l’esatto opposto di quella pareggiata in rimonta contro la Roma di Di Francesco. L’immediato vantaggio prima del gol subito al 45′ (come quello di Castagne ai giallorossi) che carica i rossoneri e frena l’entusiasmo al ritorno negli spogliatoi dei padroni di casa. Sotto tono Zapata e Gomez, sostituiti entrambi dal futuro: Kulusevski e Barrow. Perché anche nel giorno di una sconfitta, il progetto dell’Atalanta non conosce stop. Zingonia si conferma il motore di un club vivo che ha la fiducia della sua gente. E l’applauso di tutto lo stadio sul 3-1 nel finale e dopo un passaggio sbagliato di Ilicic ne è la conferma assoluta.