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Bentornato Boxing Day. Anche se nel 1971-72, ultima volta col Santo Stefano colorato di Serie A, un inglesismo del genere non sarebbe mai stato utilizzato. Ma il discorso non cambia: l’Italia si gode il campionato sotto l’albero. Al 26 dicembre 1971 la Juventus comandava dall’alto della classifica al primo posto su Milan, Inter e Torino. Non cambia il discorso anche in questa stagione con i bianconeri in cima al campionato con quarantanove punti e il titolo di campione d’Inverno ipotecato prima che l’inverno iniziasse sul serio. Ma ad appassionare nella sua mediocrità i tifosi italiani c’è la lotta per il quarto posto: nella scorsa stagione la Roma, quarta in classifica alla diciassettesima giornata, aveva dieci punti in più dell’attuale quarta, la Lazio di Simone Inzaghi. E infine c’è la lotta salvezza che fornisce le prime certezze: il Chievo non è il Benevento e punta ad una salvezza miracolosa come nel 2008-09.
PANCHINE A RISCHIO – Alla fine gli allenatori delle big hanno mangiato tutti il panettone. Ma a qualcuno potrebbe andare indigesto. Da qui in avanti nessun passo falso sarà accettato in particolar modo per tre tecnici del nostro campionato: Eusebio Di Francesco, Gennaro Gattuso e Filippo Inzaghi. Al tecnico giallorosso serve una striscia di vittorie convincente e la qualificazione ai quarti di Coppa Italia contro l’Entella: prima del nuovo anno servono sei punti contro Sassuolo e Parma e anche un solo pareggio potrebbe essere fatale. Comunque Di Francesco può sorridere grazie al recupero dei big come Dzeko, Pellegrini, Perotti mentre resta l’incognita De Rossi alle prese con un problema al ginocchio che lo tormenta da inizio stagione. All’orizzonte c’è il Sassuolo pronto allo sgambetto all’ex di turno, il tecnico giallorosso dovrebbe affidarsi alla linea giovane, forse l’unica nota positiva di inizio stagione. Discorso simile per Gattuso costretto a gestire una rosa falcidiata dagli infortuni. Nonostante il periodo negativo di risultati c’è da gestire anche il caso Montolivo, ormai di fatto fuori dai radar del tecnico rossonero e la grana Higuain sedotto dal Chelsea. La prossima avversaria è un Frosinone con la peggior difesa del campionato: Gattuso si aspetta risposte importanti dal suo attacco, il peggiore in termini di gol delle prime dieci. E infine c’è il derby degli Inzaghi: comunque vada uno farà piangere l’altro o piangeranno insieme. Entrambi speravano in una reunion familiare dal clima diverso: dopo la vittoria sul Cagliari Immobile e compagni vogliono trovare la continuità che è mancata in questa prima parte di stagione. Ma se vittoria biancoceleste sarà, è probabile immaginare l’esonero del tecnico rossoblù.
CASO NAINGGOLAN – E se Radja Nainggolan fosse il vero MacGuffin della Serie A 2018-19? Scaricato dalla Roma, sedotto e acquistato dall’Inter per volontà di Spalletti, presentato e accolto in pompa magna e sparito presto dai radar per infortunio prima e per sanzione disciplinare dal club nerazzurro poi. L’acquisto più importante dell’estate nerazzurra non riesce a conquistarsi un ruolo da attore protagonista in campo e il ritardo dall’allenamento è la goccia che fa traboccare il vaso della pazienza dei tifosi. Un flop di mercato? Troppo presto per dirlo ma ad oggi è la peggiore stagione della carriera del ‘Ninja’ dall’esplosione al Cagliari in poi. E mercoledì ci sarà il Napoli a San Siro nel grande big match del diciottesimo turno di campionato. Oltre che per il primato, non c’è storia neanche per lo status di seconda forza del campionato? Novanta minuti per scoprirlo.