La legge degli ex domina a San Siro: Skriniar e Icardi (doppietta) stendono la Sampdoria e portano l’Inter in vetta alla classifica.
L’approccio della Samp al match è autoritario, ma l’Inter c’è e risponde colpo su colpo. Il vantaggio porta la firma di Milan Skriniar, che in seguito ad un calcio d’angolo è il più lesto di tutti nell’avventarsi sul pallone. L’Inter prende fiducia, gioca senza paura e mette al sicuro il risultato grazie alla (bella) doppietta di Mauro Icardi, che arriva a quota undici nella classifica marcatori. La Sampdoria però è viva e, soprattutto grazie ai cambi, trova una grande reazione: le reti di Kownacki prima e di Quagliarella poi riaccendono improvvisamente il finale di gara, nel quale però non accade più nulla. L’Inter, almeno per una notte, è da sola in testa al campionato. Ecco i voti dei protagonisti del match.
INTER (4-2- 3-1)
Handanovic 6
Controlla qualche tiro da fuori in avvio e torna protagonista nell’ultima azione del primo tempo quando si tuffa sui piedi di Zapata. Nella ripresa viene infilato sul suo palo da Kownacki: poteva fare di più.
D’Ambrosio 6
Il pressing di Praet si fa sentire, ma l’esterno pian piano prende le misure e esce fuori dalla sua metà campo.
Skriniar 6.5
Dopo neanche venti minuti sigla subito il classico gol dell’ex e mette in discesa la partita dell’Inter. Sta dimostrando di partita in partita di valere tutti i soldi che la società nerazzurra ha investito quest’estate su di lui, anche se nel finale è troppo morbido in marcatura su Quagliarella.
Miranda 6
Mai in apprensione nella sua zona di competenza.
Nagatomo 6
Prestazione di carattere per il giapponese ex Cesena, in gran forma fisica e mentale. Tatticamente è molto ordinato e si rende utile in entrambe le fasi (84’ Santon SV).
Gagliardini 6
Molto reattivo sui secondi palloni e fondamentale nell’equilibrio tattico nerazzurro.
Vecino 6.5
L’ex Viola aumenta il raggio d’azione del gioco con grande facilità e fa fluire la manovra nerazzurra che è un piacere. Abbandona il terreno di gioco per un problema muscolare (74’ Joao Mario 6 Si piazza sulla trequarti e cerca di guidare le ripartenze neroazzurre nel finale).
Candreva 6.5
Buona gara: punta sistematicamente Murru e mette in mezzo palloni taglienti.
B. Valero 6
Lo spagnolo parte col freno a mano tirato, ma entra nel copione del matchquando riesce a dettare i tempi della manovra offensiva. Non è un
incursionista, ma un gran regista offensivo.
Perisic 7
Questa sera si capisce il perché Spalletti abbia voluto fortemente trattenerlo. L’ala croata fa vedere i sorci verdi a Bereszciski e, non soddisfatto, da spesso una mano importante anche in fase difensiva. La sfortuna, ingrata, gli nega il gol dell’anno.
Icardi 7
Non si nota per mezz’ora, poi con tre tentativi fa registrare un miracolo di Puggioni, un gran gol ed un legno. Nella ripresa al primo pallone utile firma la doppietta: è un killer nell’area di rigore (88’ Eder SV).
All. Spalletti 7
La sua Inter vince e, finalmente, convince. Il campo viene sfruttato in tutta lavsua ampiezza: la palla gira velocemente ed i movimenti senza palla sono tanti. I successi sofferti con Benevento e Genoa sembrano lontani una vita. L’unica nota stonata è forse il calo di concentrazione nel finale.
SAMPDORIA (4-3-1-2)
Puggioni 5
L’estremo difensore blucerchiato è poco reattivo su Skriniar ed incolpevole, in entrambe le occasioni, su Icardi. Viene graziato dal legno alla sua sinistra per ben due volte.
Bereszinski 4.5
Perisic è troppo veloce: lui allora la butta sul fisico, ma viene preso a spallate. Si perde Icardi in occasione del 3-0. Poteva andare peggio?
Silvestre 5.5
L’argentino è attento nelle chiusure e cerca, in qualche modo, di limitare le incursioni dei nerazzurri.
Ferrari 5
Icardi è un cliente scomodo: l’ex Crotone spesso arriva per secondo all’appuntamento con il pallone.
Murru 5.5
Cerca di contenere Candreva come può. Più bravo a pressare con i tempi giusti che a retrocedere nell’uno contro uno.
Barreto 5.5
Il paraguaiano a centrocampo appare troppo passivo: tatticamente sarebbe anche ben posizionato, ma tende ad indietreggiare troppo e a conti fatti corre a vuoto senza fornire un aiuto concreto (65’ Linetty 6: entra in campo col piglio giusto e alimenta con energia le folate offensive blucerchiate).
Torreira 6
Gioca semplice ma in maniera efficace e non fa mai più di due tocchi. Quando la Sampdoria subisce l’urto nerazzurro, lui nel mezzo appare reattivo anche in fase di interdizione.
Praet 6
Tecnicamente è ineccepibile e trascina la Sampdoria nei primi minuti e nel finale, ma quando l’Inter sale in cattedra il centrocampo doriano perde inevitabilmente un po’ la bussola. Ordinato in fase di non possesso.
Ramirez 5
Parte bene, ma col passare dei minuti si perde tra le linee e viene spesso richiamato da Giampaolo. Disattento anche in fase di non possesso (46’ Caprari 6 Il suo ingresso porta una ventata di vivacità. Nel nuovo ruolo di trequartista sembra trovarsi molto a suo agio).
Zapata 5
Prova a farsi valere fisicamente, ma stasera il colombiano si nota molto poco (58’ Kownacki 6 Trova una gran rete dal punto di vista tecnico).
Quagliarella 6.5
Fa molto movimento e ci prova spesso dalla distanza: nella prima frazione è quantomeno il meno arrendevole degli attaccanti doriani. Cresce nella ripresa e ci crede fino all’ultimo: suo l’assist per la rete della bandiera, sua la rete che rende il finale incandescente.
All. Giampaolo 5.5
Schiacciasassi in casa, arrendevole in trasferta. Eppure l’avvio lasciava ben sperare: alla sua Samp arriva a San Siro per giocarsi la partita, ma l’approccio positivo è soltanto un’illusione. Il primo tempo diventa un incubo e nella ripresa la reazione arriva quando ormai è troppo tardi.